(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Chiediamo che sia ampliato il catalogo delle patologie per le quali è prescrivibile, a spese del servizio sanitario provinciale, la cannabis terapeutica. So, sappiamo della profonda ostilità che in materia (facendo di tutta l’erba …un fascio) vi è in una parte del centro destra: ricordo, per esperienza diretta, in uno dei rari momenti in cui non sono stato considerato (non veniamo considerati: plurale.. i radicali) come diceva Marco Pannella, “vieto e quindi vietato” , in un brevissimo passaggio in una Tv locale, le parole dure, ferme, rigide del Consigliere Cia riguardo la cannabis terapeutica.
Ma ricordo anche, a me stesso ed alla odierna maggioranza, le chiarissime parole dell’allora Consigliere di minoranza (ora Presidente) Fugatti (scorsa legislatura provinciale) che interveniva ed auspicava una giusta cultura sulle proprietà e l’utilizzo della cannabis a fini terapeutici.
E mi chiedo allora: perché non recepire all’interno del programma di ADA un allargamento del ” catalogo” delle patologie per cui è prescrivibile?
Perché non includere espressamente, ad esempio Lesione al midollo (che forse rientra già nella previsione del dolore cronico, già rimborsabile a Trento)
-Parkinson
-Epilessia
-ADHD
-Autismo.
Auspico risposte positive. Da ADA (ALLEANZA DEMOCRATICA AUTONOMISTA) e perché no, anche dal centro destra (magari memore delle parole di Zaia sui diritti e sul loro non essere relegabili solo al centro sinistra.
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Fabio Valcanover
Radicale in più europa