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COPPOLA (ALLEANZA VERDI E SINISTRA) – INTERROGAZIONE: « LA PAT INTENDE (TRAMITE APPA) APPROFONDIRE IL TEMA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E RISCHI IDROGEOLOGICI? »

Scritto da
09.49 - lunedì 19 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Oggetto: Cambiamenti climatici e rischi idrogeologici. Premesso che:

le frane rappresentano una seria minaccia per le popolazioni in tutta Italia ed anche in Trentino, come evidenziato dagli ultimi gravi accadimenti (importanti eventi franosi sia sulla Gardesana occidentale che orientale, frane imponenti sulla strada statale 350 tra il Trentino e il Veneto, Altipiani Cimbri, frana al Bus de Vela, frana in Val di Ledro, sulla Strada Statale 240, frana tra Chizzola e Brentonico, frana sulla Strada Provinciale 89, Sinistra Leno, a sud di Trambileno, e chi più ne ha più ne metta) tali da rappresentare potenzialmente un pericolo non solo per il territorio ma anche per le vite umane che avrebbero potuto essere coinvolte;
gli eventi franosi denotano un territorio sempre più fragile e rappresentano notevoli danni ambientali e costi a cui la comunità deve via via far fronte, non senza sacrifici;
il clima, legato ai cambiamenti climatici, influenza pesantemente la stabilità di pendii e versanti, di falesie esposte e geologicamente fragili e di zone montane dove l’esbosco ha determinato assenza di protezione (Vaia);
negli ultimi anni si è evidenziato un aumento significativo della temperatura media globale, per cui i fenomeni meteorologici di forte intensità sono significativamente aumentati anche in Trentino;
la valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle frane è generalmente sottovalutata mentre i rischi idrogeologici, oltre che difficili da prevedere, richiederebbero l’unione di diversi campi scientifici con un’ottica multidisciplinare, tra cui climatologia, fisica dell’atmosfera, idrologia, idraulica, geologia, geomorfologia, scienze del suolo, scienze ambientali;
questo focus potrebbe consentire di prevenire fenomeni franosi, le cui conseguenze possono essere anche estremamente gravi;
l’ analisi combinata di tutti i fattori legati al clima possono influenzare la stabilità dei pendii, mentre le proiezioni climatiche future evidenziano ulteriori complicazioni in una situazione già di per sé molto complessa;
negli ultimi anni è stato ampiamente riconosciuto un aumento della temperatura media globale (il riscaldamento globale secondo l’Intergovernmental Panel of Global Change è “inequivocabile”). Di conseguenza è aumentata anche la frequenza e l’intensità dei fenomeni meteorologici di forte intensità;
la valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle frane è un tematica aperta e poco esplorata che, stante le numerose frane cadute sul nostro territorio, merita la massima attenzione.

Tutto ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per sapere

se si intenda approfondire a livello provinciale, attraverso l’Osservatorio Trentino sul Clima di APPA, la relazione tra i cambiamenti climatici e i numerosi eventi franosi recentemente accaduti nella nostra Provincia;
in che modo e attraverso quante risorse finanziarie si interviene nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno del dissesto idrogeologico, posto che quasi tutto il Trentino è ritenuto a rischio;
se ritenga utile avviare un confronto con l’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR che valuta a livello nazionale pericolosità e rischi per la popolazione, acquisendo così utili contributi informativi e strumenti di conoscenza del fenomeno;
se non ritenga importante relazionare annualmente nella Terza Commissione del Consiglio provinciale, attraverso le strutture che se ne occupano, circa la situazione idrogeologica dei territori e le politiche di mitigazione del rischio che si mettono in atto.
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Lucia Coppola

Consiglio provincia autonoma Trento – Alleanza Verdi e Sinistra

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