News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA

CONSORZIO COMUNI TRENTINI – CAL * SEDUTA 16/8: « ADDENDUM PIANO PROVINCIALE GESTIONE RIFIUTI, PARERE FAVOREVOLE CON OSSERVAZIONI »

Scritto da
18.48 - mercoledì 16 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

///

Seduta Cal mercoledì 16 agosto 2023 ore 16.00.

Addendum al Piano Provinciale di gestione dei rifiuti. Parere favorevole con osservazioni.
Settimana di ferragosto lavorativa per il Consiglio delle Autonomie Locali che, nella giornata di oggi (mercoledì 16 agosto), ha preso in esame e votato a favore della proposta di deliberazione della Giunta provinciale avente ad oggetto: ‘Artt. 65 e 66 Testo unico provinciale sulla tutela dell’ambiente dagli inquinamenti (d.P.G.P. 26 gennaio 1987, n. 1-41/legisl.) – Proposta di Addendum al Piano Provinciale di gestione dei rifiuti – stralcio per la gestione dei rifiuti urbani – Quinto aggiornamento – Approfondimenti sul trattamento finale dei rifiuti. Adozione preliminare’. Un tema sul quale il Cal, negli ultimi mesi, è intervenuto in varie fasi, con osservazioni e suggerimenti. “In particolare – ha detto il Presidente Paride Gianmoena – per il Cal è importante partire dal parere espresso circa un anno fa che, come punto centrale, ribadiva la necessità della chiusura del ciclo dei rifiuti in Trentino. Ma alla luce della nuova norma concordata con il Consiglio delle autonomie locali – ha aggiunto – nei prossimi mesi sarà strategico lavorare insieme, Comuni, Comunità e Provincia per elaborare una visione unitaria del territorio strutturando una governance unica dell’Ente pubblico di gestione dell’impianto che si occuperà della fase finale dei rifiuti in Trentino”.

In aula, oggi, anche il Vice Presidente della Giunta Provinciale e Assessore all’Ambiente Mario Tonina, che ha confermato la sua intenzione di portare venerdì 18 agosto l’Addendum in Giunta provinciale per la sua approvazione. Tonina ha, quindi, ringraziato il Cal per la disponibilità dimostrata e non solo per la riunione straordinaria di oggi. Ha ribadito come il lungo percorso di confronto sul quinto aggiornamento del Piano Stralcio dei Rifiuti abbia trovato la condivisione, in virtù di una chiarezza di fondo, che non ha nascosto le difficoltà di gestione dei rifiuti con le discariche, ormai esaurite. Tonina ha precisato, ancora, che la situazione attuale è eredità di decisioni che a suo tempo sono state rimandate e che adesso le scelte non possono più essere rinviate. Tonina è stato chiaro anche sul coinvolgimento degli Enti locali nella gestione dell’impianto che chiuderà il ciclo di rifiuti. La norma, approvata con il bilancio di assestamento provinciale, prevede, infatti, la piena condivisione su una governance con Comuni e Comunità di Valle. La legge provinciale 8/2023 art. 51 prevede una riorganizzazione della gestione integrata dei rifiuti urbani con la definizione di un unico ambito territoriale ottimale provinciale con l’istituzione di un ente di governo partecipato dagli Enti locali.

L’Assessore competente del Cal, Claudio Soini, nel suo intervento ha ripercorso l’iter partito nell’agosto del 2022 con il parere favorevole del Cal che prevedeva, comunque, una serie di osservazioni puntuali. Hanno fatto seguito, ha precisato Soini, altri approfondimenti e ragionamenti che hanno fatto emergere la convinzione della necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti in Trentino. In merito alla localizzazione e alla potenzialità del futuro impianto, ma anche degli eventuali ristori previsti per il Comune e la Comunità interessata, i ragionamenti sono ancora in corso. Soini ha toccato anche il tema dei cassonetti anti orso i cui costi non dovranno ricadere sulle tariffe e nemmeno sulla finanza della Provincia. Un punto sul quale è intervenuto anche Gianmoena “Si tratta – ha aggiunto – di un progetto che non riguarda solo la Provincia di Trento, ma che riguarda anche l’Italia e l’Europa. A loro vanno indirizzate le richieste di compensazione che non possono gravare sui cittadini, già alle prese con una situazione insostenibile in termini di convivenza uomo orso”. Le osservazioni riproposte hanno riguardato, in particolare, i temi del dimensionamento, della tecnologia e della conseguente localizzazione, con ulteriore necessità di approfondire le ricadute economiche sui Territori interessati dalla presenza dell’impianto.
Nel dibattito è intervenuto il Sindaco di Mezzolombardo, Christian Girardi, che pur condividendo la necessità di realizzare l’impianto ha rimarcato alcuni dubbi che a suo parere non sono stati chiariti, annunciando il voto di astensione. Girardi ha precisato che la Comunità Rotaliana ha elaborato un documento in cui si chiede certezze sulla sostenibilità economica dell’impianto e sulla soluzione definitiva dei problemi legati al ciclo dei rifiuti considerando il continuo crescere dei costi per i cittadini. Ha, quindi chiesto delucidazioni sulla scelta della tipologia dell’impianto che fino a oggi appare ancora in discussione.

Il Sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi, ha portato la posizione della val di Sole, nettamente contraria a inserire i costi in tariffa per la gestione dei cassonetti anti orso. “Il problema dei grandi carnivori – ha detto – non deve ricadere sui Comuni e sui cittadini, considerando che il progetto non è stato voluto dal territorio, ma calato dall’alto”. Sulla stessa posizione il Sindaco di Andalo, Alberto Perli che ha fatto riferimento al Piano Paganella per interrare le isole, in accordo con gestore ASIA e Servizio Foreste, i cui costi dovrebbero essere assunti dal Ministero.
L’Assessore Tonina, cogliendo e facendo propria la preoccupazione evidenziata, ha assicurato che il tema verrà affrontato e che i costi non ricadranno sui cittadini.

Il Sindaco di Giovo, Vittorio Stonfer, è intervenuto chiedendo informazioni sul futuro impianto che dovrà essere dimensionato esclusivamente per la raccolta dei rifiuti trentini. Ha sottolineato, inoltre, la necessità di evitare una mole indiscriminata di traffico, prevedendo al contempo una serie di controlli puntuali. Il Sindaco di Luserna, Gianni Nicolussi Zaiga, ha portato il suo parere sulla futura localizzazione che, a suo parere, deve privilegiare alcuni fattori: una sede baricentrica con una logistica che preveda una mole di basso impatto per il traffico pesante e una grande attenzione alla salute delle persone a prescindere dall’evoluzione tecnologica del trattamento dei rifiuti.

 

Il Documento
L’Addendum al 5° aggiornamento del Piano provinciale di gestione rifiuti – stralcio rifiuti urbani, affronta nel dettaglio la tematica della chiusura del ciclo di gestione dei soli rifiuti urbani, verificando numerosi scenari di intervento, sia in assenza di impianto termico locale che con impianto termico locale. Gli scenari di gestione sono stati valutati sia rispetto ai quantitativi dei diversi flussi di rifiuti in rapporto alla disponibilità degli stoccaggi provinciali, che rispetto ai costi unitari di rifiuto trattato (Euro/ton). Ciò che emerge, sotto il profilo prettamente tecnico, è la sostenibilità sul lungo periodo per i soli scenari che prevedono la chiusura del ciclo con l’impianto di trattamento termico. Nell’analisi di coerenza con le pianificazioni si individua nella realizzazione dell’impianto termico la corretta gestione di chiusura del ciclo dei rifiuti urbani, sia in conformità alle vigenti normative che agli strumenti pianificatori sovraordinati. Dalla valutazione degli impatti sull’ambiente emerge:

– il minor impatto sulle componenti ambientali degli scenari con impianto termico rispetto a tutti gli altri scenari di gestione;
– la sostenibilità dei costi di trattamento dei rifiuti solo per gli scenari con impianto termico, con una maggiore sostenibilità per l’inceneritore;
– l’evidenza scientifica che gli impatti sull’emissione di inquinanti da parte degli impianti termici sono trascurabili rispetto alle altre fonti (traffico, riscaldamento civile e industriale, ecc.);
– la possibilità, con la chiusura del ciclo con impianto termico, di ridurre in modo significativo altri impatti negativi sull’ambiente.
Con riferimento agli aspetti sanitari, emerge da numerosi studi che in contesti urbanizzati, dove sono presenti numerose fonti emissive, i termovalorizzatori di ultima generazione incidono in modo molto marginale sulla salute della popolazione. In relazione al contesto particolare delle valli trentine, è stato redatto dall’Università di Trento uno specifico studio in merito ai contenuti dello Studio di Impatto ambientale (SIA) dell’impianto utili ad approfondire sia le ricadute ambientali locali che gli aspetti sanitari.

In conclusione appare ormai necessaria la realizzazione, in tempi brevi, di un impianto di chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti urbani in provincia di Trento.

Categoria news:
OPINIONEWS TN-AA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.