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COMUNE ROVERETO (TN) * “GIORNO DELLA MEMORIA“: « PER NON DIMENTICARE LE VITTIME DELLA SHOAH, CERIMONIE ED INCONTRI DAL 17 GENNAIO »

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08.42 - mercoledì 10 gennaio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Giorno della Memoria a Rovereto 2024. Per non dimenticare le vittime della Shoah, delle leggi razziali e delle persecuzioni, ma anche per ricordare chi si è opposto a costo di rischiare la propria vita. «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati». Così nella legge istitutiva del Giorno della Memoria si delinea il senso di questa importante ricorrenza civile che anche quest’anno vede l’impegno diretto del Comune di Rovereto, con il coordinamento dell’Assessora alla Cultura Micol Cossali, nell’organizzare e supportare il programma di iniziative che si svolgeranno attorno al 27 gennaio 2024.

Cerimonie, eventi, incontri e momenti comuni di narrazione e meditazione su quanto accaduto in quel tragico e oscuro momento della nostra storia, dell’Italia e dell’Europa, che sono un’occasione per approfondire e sviluppare la consapevolezza storica e anche per promuovere i valori dell’eguaglianza e del rispetto verso tutte le persone che sono alla base della nostra società.
“Ogni anno il Giorno della Memoria ritorna a interrogarci – spiega Cossali – e a chiamarci in causa con forza, perché di fronte al monito “mai più” che abbiamo continuato a invocare e ripetere, le violenze e le persecuzioni di innocenti si sono continuate a ripetere nella storia. La logica disumana della distruzione e dello sterminio, seppur in modi diversi, è ritornata e ritorna a calpestare senza pudore la dignità e la vita di persone e popoli in balia della violenza alimentata da ideologie cruente che ritengono di poter dividere la razza umana in diversi gruppi di cui pesare differentemente il valore, il riconoscimento della dignità e del diritto di vivere.”
Partendo da questo presupposto è stato organizzato il programma di quest’anno che assume un significato ulteriore di fronte all’attualità dei conflitti a noi vicini. “La guerra oggi è alle porte dell’Europa, in Ucraina e in Palestina” – argomenta l’Assessora Cossali – “e riporta nuovamente all’attenzione l’urgenza di proseguire nel concretizzare l’impegno mai realizzato del tutto della Dichiarazione dei diritti dell’uomo, non a caso siglata proprio sulle ceneri della Seconda Guerra mondiale, fondata sulla centralità e preminenza del valore intrinseco di ogni essere umano.”

Ecco quindi il programma delle iniziative.
Si parte mercoledì 17 gennaio alle 17.30, con l’incontro, organizzato da ANPI Rovereto- Vallagarina presso la Sala Fondazione Caritro, in Piazza Rosmini, con Francesco Comina e il suo libro “La lama e la croce”, che narra le storie di cristiani che si opposero a Hitler. A dialogare con l’autore, Diego Andreatta, direttore di Vita Trentina, e Mario Cossali, presidente di ANPI Trentino.
Mercoledì 24 gennaio, alle ore 17.30, la conferenza “Fare musica a Terezín” esplora la ricca tradizione musicale del campo di Terezín, dimostrando come l’arte possa essere un mezzo di resistenza e speranza. A cura del Laboratorio di storia di Rovereto, con la partecipazione di Maria

De Stefani, docente della Civica Scuola Musicale “R. Zandonai” e Renato Morelli, musicista ed etnomusicologo.
A questo momento di approfondimento, seguirà, venerdì 26 gennaio, lo spettacolo “Vivere a Terezín”, ospitato dal Teatro Zandonai. Questo testo teatrale, in scena per le scuole alle 10 (già quasi tutto esaurito) e per il pubblico alle 20.30, offre uno sguardo intimo sul campo di transito di Terezín, utilizzato dai nazisti come anticamera di Auschwitz e come strumento di propaganda. Attraverso le storie di sopravvissuti come Alice Herz-Sommer, il dramma mette in luce la vita, la resistenza e la speranza all’interno del campo. Diretto da Michele Comite, su drammaturgia del Laboratorio di storia di Rovereto, vedrà in scena il Laboratorio teatrale studentesco, gli allievi della Civica Scuola Musicale R. Zandonai e il Collettivo Clochart.

Sabato 27 gennaio, alle ore 16.00, si terrà la cerimonia solenne di deposizione della corona di alloro al monumento agli Ex Internati in Piazzale Orsi, per onorare la memoria delle innumerevoli vittime dei campi di concentramento, mentre alle ore 20.30, il teatro più prestigioso della città ospiterà “Vanadio”, un adattamento teatrale dall’opera di Primo Levi. Ad interpretare il testo Giovanni Vettorazzo, riconosciuto attore, roveretano di nascita, che ritorna nella sua città per omaggiarla con un adattamento teatrale di grande impatto emotivo,

Mercoledì 31 gennaio alle 18.00, infine, la Biblioteca civica “G. Tartarotti” presenta “Una storia tedesca. Le vite di Erika e Saskia von Brockdorf”, che offre una prospettiva personale e toccante sulla resistenza contro il regime nazista. Saskia von Brockdorff (1937) racconterà la propria storia partendo dalla condanna a morte della madre Erika, membro del gruppo di resistenza della Rote Kapelle (Orchestra Rossa), da parte dei tribunali speciali nazisti nel 1943. In dialogo con Tommaso Speccher che traduce dal tedesco.

“Le iniziative che proponiamo sono molto diversificate – spiega l’Assessora Cossali – dalla presentazione di libri al teatro, dagli incontri alle testimonianze, e vedono la partecipazione di tanti soggetti diversi del territorio come ideatori ma anche come protagonisti, dai giovani studenti di musica e teatro, a studiosi e artisti affermati e riconosciuti. Ci fa piacere che questa sia anche l’occasione per dare rilievo e apprezzare percorsi culturali significativi di nostri concittadini come l’attore Giovanni Vettorazzo o lo storico Tommaso Speccher. Facciamo memoria mettendo in circolo conoscenze, pensieri, emozioni e cercando il più possibile di coinvolgere tutta la cittadinanza con particolare attenzione alle nuove generazioni e al mondo della scuola. La cultura può dare un contributo fondamentale per creare e coltivare consapevolezza dei fatti e delle responsabilità personali e collettive che sono sempre in gioco, allora come oggi, e chiamano ciascuno di noi a fare la sua parte. E’ necessario – conclude Cossali – continuare ad allenarsi a riconoscere l’umanità degli altri, la nostra comune umanità, perché è l’unico presupposto per il futuro di pace che dobbiamo con ostinazione continuare a cercare.”

Per ulteriori dettagli sul programma, visitate il sito del Comune di Rovereto o contattate l’Ufficio Turismo e Grandi Eventi. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare e a contribuire a questa importante giornata di riflessione e memoria.

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