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CMST * TRENTO – INTERRAMENTO BINARI: « I FIRMATARI DEL PROTOCOLLO HANNO VERIFICATO CHE PER LE OPERE PUBBLICHE NECESSARIE VI SIANO LE RISORSE FINANZIARIE? »

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07.32 - giovedì 1 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Interramento binari a Trento. Recentemente, da parte del Comune e della Provincia Autonoma di Trento, sono stati fatti due annunci di notevole importanza per lo sviluppo della rete ferroviaria in Trentino: la firma del Protocollo con RFI per l’interramento dei binari a Trento e l’acquisto di nuove elettromotrici, alcune a batteria, per l’esercizio sulla linea ferroviaria della Valsugana.

Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino CMST ritiene che la questione fondamentale per progettare e realizzare il Sistema di Mobilità Sostenibile in Trentino ed Euregio, sia il finanziamento delle opere pubbliche necessarie per realizzarlo. In mancanza di risorse economiche messe a disposizione dal Governo, dalla Comunità Europea e dagli enti locali, tali ipotesi progettuali rimarrebbero tali.
Ancora una volta denunciamo la mancanza del Piano della Mobilità Sostenibile Provinciale che definisca una visione strategica nei prossimi decenni, strettamente correlato al Piano Urbanistico Provinciale PUP. Dal puzzle dei Piani Urbani Mobilità Sostenibile PUMS emergono i desiderata dei singoli comuni ma non una visione completa delle problematiche di trasporto delle merci e delle persone e dell’urbanistica in Trentino.

Esistono per Trento diverse ipotesi progettuali e tra queste anche l’interramento dei binari della stazione. Occorre prima trovare il finanziamento sia per la progettazione che per la realizzazione. Propedeutico al Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), dovrà essere elaborato dal Progettista (RFI ITALFERR) il DOC FAP, cioè il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, dalla quale emerge la soluzione migliore che soddisfa il quadro esigenziale predefinito. Per essere concreti: i firmatari del Protocollo di intesa a Trento hanno verificato che per le opere pubbliche necessarie vi sono le risorse finanziarie? Chi sono i finanziatori? Queste domande debbono trovare delle risposte, altrimenti continua la inutile discussione politica sul nulla.

Si sparano cifre fantasiose senza avere un PFTE. Detto questo, la discussione avviata sul futuro urbanistico del Comune di Trento, conseguentemente alla realizzazione del lotto 3a dell’accesso sud del Tunnel di base del Brennero, è un confronto doveroso e che deve vedere coinvolta l’intera popolazione, non solo autorevoli tecnici e architetti. Deve essere chiaro che le esigenze di realizzazione di un trasporto pubblico di qualità e di lunga prospettiva sono preordinate agli interessi del comparto edilizio.

Il CMST ritiene che vadano analizzati e valutati sistemi innovativi di mobilità su ferro quali ad esempio il sistema TRAM TRENO, per coglierne eventuali possibilità applicative nelle aree urbane ed extraurbane della Provincia di Trento. A tal proposito un GDL del CMST sta elaborando una proposta di legge da presentare in Parlamento, per definire norme nazionali, a cura dell’ Agenzia Nazionale Sicurezza Ferrovie Italiane e Sicurezza Autostrade (ANSFISA), per il Sistema TRAM TRENO. Inoltre è stato richiesto un convegno su tale tema, da tenere prossimamente a Trento. Il CMST ha anche proposto di valutare eventuali estensioni del sistema Tram Treno ad integrazione del futuro collegamento Trento-Rovereto-Lago di Garda. Confidiamo nella disponibilità di interlocuzione con il nostro Comitato da parte degli enti locali e i vari soggetti interessati su tali temi.

 

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Ing. Ezio Viglietti – Portavoce

Ing. Pina Lopardo – Portavoce

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