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CISL FP TRENTINO * APSS – PART TIME: PALLANCH, « PROPOSTA AL RIBASSO, IMPEDISCE LA PROGRAMMAZIONE DEI TURNI NEI REPARTI »

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09.20 - sabato 17 dicembre 2022

“La proposta dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari in materia part time è irricevibile”. Queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, con Alfio Traverso e Sandro Pilotti che seguono il comparto per il sindacato di via Degasperi. “Una proposta al ribasso che suona come una nota stonata: non è mai accaduto che le assegnazioni dei part time fossero così in ritardo benché fin da aprile gli uffici di direzione avessero contezza delle domande. Questo a cascata impedisce la programmazione dei turni nei reparti con effetti devastanti nell’organizzazione, sia dei servizi che della vita familiare e personale. E’ tutto bloccato perché l’Azienda vuole costringere le parti sociali alla firma per l’accettazione della riorganizzazione”.

Sono tre le tipologie di part time che possono essere oggi richieste all’Apss. Il 20% è di tipo “definitivo”, poi ci sono due di carattere “temporaneo”, entrambe possono essere chieste per 12 mesi, rinnovabili, e le domande vengono presentate ogni anno entro aprile. L’Azienda poi valuta le richieste e verso inizio dicembre confeziona la graduatoria che poi entra in vigore dal successivo 1 gennaio.

“A oggi è tutto bloccato”, aggiungono Pallanch, Traverso e Pilotti. “E l’Azienda ha chiesto di rivedere l’accordo per aumentare il tetto dei part time ma la proposta è in realtà a ribasso rispetto a quanto sottoscritto da Apss e sindacati ormai nel 2009: propongono 540 posti aggiuntivi per rispondere in concreto a forse 15 richieste, quando attualmente non vengono completate le procedure per 1.074 possibili accettazioni già a disposizione. Ci sono poi centinaia di domande non evase di personale ormai in pensione, che si è dimesso o che non necessita più del lavoro a tempo ridotto”.

Il sindacato di via Degasperi chiede di completare le procedure secondo l’accordo già in vigore e poi di eventualmente confrontarsi per ottimizzare il sistema. “Il vecchio accordo – dice la Funzione pubblica della Cisl – è ancora valido. Non possiamo accettare di firmare un altro accordo poco chiaro, dai contorni incerti e con ricadute a zero per le lavoratrici e i lavoratori”.

Nel mirino la “Premessa” del nuovo accordo. “Viene spiegato che questo protocollo è in funzione della nuova riorganizzazione aziendale – evidenziano Pallanch, Traverso e Pilotti – un modo per implicitamente e sotto traccia far accettare un piano riorganizzativo che non possiamo condividere. E’ impossibile firmare uno stralcio di questo tipo. Inaccettabile poi che le disposizioni per i part time siano subordinate a questo stralcio. E’ una forzatura sbagliata”.

La proposta viene, insomma, rispedita al mittente. “Si rischia di perdere altro personale – continuano Pallanch, Traverso e Pilotti – l’ambiente è già difficile e questi ritardi mettono ancora più sotto pressione gli operatori. Non hanno chiarezza da parte dell’Azienda e questo li porta a valutare altre strade. E non è certamente a causa dei sindacati se in Apss regna una situazione molto complessa: ci sono stati 3 direttori generali in un anno e ci sono pervenute altrettante proposte di riorganizzazione del comparto, quest’ultimo piano, che non ha visto la condivisione e partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti, è tutt’oggi particolarmente nebuloso “.

La Cisl Fp evidenzia che da anni chiede che tutte le domande di part time siano evase positivamente entro pochi mesi dalla richiesta. “Solo così a nostro avviso si darebbe avvio a un naturale flusso di rientri a tempo pieno a fronte di uscite calmierate di tempo parziale. Chiediamo certezze, ora ci sono domande di part time ferme dai primi anni Duemila. Più di vent’anni.

Non dimentichiamo inoltre che il 5 dicembre scorso Provincia, Assessorato alla Salute e i sindacati Cisl, Uil, Fenalt e Nursing up hanno firmato un protocollo che tra tante cose prevede di regolare il part time incentivandolo e migliorando i tempi di conciliazione vita-lavoro. Questo per andare incontro alle istanze del personale della sanità sempre più sovraccaricato di responsabilità, duramente messo alla prova dal terribile periodo Covid che ancora insiste pesantemente nelle strutture sanitarie. Si mantengano i patti, al fine di rendere attrattiva la sanità, termine attrattivo spesso abusato e poi si ricade spesso negli stessi errori”, concludono Pallanch, Traverso e Pilotti.

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Segretario Generale Cisl Fp Trentino
Beppe Pallanch

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