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CGIL CISL UIL * REPLICA A PAISSAN: « L’EMERGENZA SALARIALE È REALE IN TRENTINO, SCORRETTO CONFRONTARE REDDITO FAMILIARE CON RETRIBUZIONI »

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16.51 - mercoledì 13 marzo 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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L’emergenza salariale è reale in Trentino. Scorretto confrontare reddito familiare con retribuzioni. Paissan dovrebbe saperlo. Dichiarazioni dei segretari provinciali di Cgil Cisl UilAndrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.  “Se la situazione salariale in Trentino non fosse un’emergenza le parole del presidente di Confesercenti suonerebbero confortanti. Purtroppo, però, non è così. E bene dovrebbe saperlo il presidente Paissan visto che i settori economici che rappresenta sono quelli che tengono bloccate le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori da 5 anni rispetto alla reale scadenza dei contratti nazionali.

Il punto comunque sono proprio le retribuzioni: salario mensile e orario è cosa diversa dal reddito familiare su cui impattano diverse componenti economiche, comprese le misure di sostegno al reddito. Il reddito familiare inoltre è dettato dal tasso di occupazione complessiva che è cresciuto. E’ inconfutabile, invece, che le retribuzioni sono aumentate meno dell’inflazione e oggi lavoratrici e lavoratori dipendenti sono più poveri. Un problema acuito in Trentino dove i settori con paghe orarie più basse, lavori precari e stagionali, cioè il turismo in senso lato e il commercio, rappresentano una fetta importante della nostra economia.

A conferma delle difficoltà delle famiglie trentine è anche l’ultima indagine della Camera di commercio di Trento che dopo Bankitalia certifica la difficoltà di risparmiare proprio perché il costo della vita consuma tutto il reddito mensile. Se non fosse così non avremmo famiglie che faticano, lavoratrici e lavoratori poveri, giovani qualificati che lasciano il Trentino per avere condizioni retributive e professionali migliori.

Nulla in contrario dunque sulla necessità di sostenere la crescita di produttività e gli investimenti delle imprese. E’ un tema che Cgil Cisl Uil ribadiscono da tempo. Bisogna però ricordarsi che solo politiche pubbliche selettive spingono investimenti delle imprese e dunque hanno un effetto sulla produttività. E questo andrebbe detto, con onestà intellettuale, anche da chi rappresenta le aziende. Infine non si può pensare di scaricare sulle casse pubbliche ed dunque sulla fiscalità generale il tema degli alloggi per i lavoratori. In Trentino esiste un problema casa che va affrontato nel suo complesso, senza pregiudizi e riconoscendo priorità a chi si trova in condizione di maggiore marginalità economica e sociale.

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