(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///
Ci proviamo ancora. Il 5 dicembre abbiamo depositato in Cassazione (c’ero anch’io) la proposta di Legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della coltivazione della cannabis. Con un testo di una proposta legge (di iniziativa popolare), che ricalca quella tedesca della Ampelkoalition, in materia di cannabis: coltivazione detenzione.
Od oggi – partita in sordina, quasi oscurata l’iniziativa – superate le 15.000 firme apposte in calce alla proposta.
Cosa si propone: si vuole consentire la coltivazione domestica fino a 4 piante di cannabis, esclusivamente per uso personale.
Allo stesso tempo, prevede la possibilità delle creazione delle Associazioni di Coltivatori (Cannabis Social Club) con lo scopo della coltivazione della cannabis e della sua distribuzione solamente ai membri. Inoltre la proposta prevede la de-criminalizzazione dell’uso personale.
Ciò vuol dire che sarà consentito il trasporto fino a 30 grammi e le sanzioni amministrative oggi previste, come il ritiro della patente e del passaporto, verranno abolite. Resta naturalmente punibile la guida in stato di alterazione.
La futura legge punta così alla creazione di un sistema con regole precise affinché ciò avvenga in maniera legale, ma soprattutto sicura per tutti.
Per non lasciare in mano alla criminalità un fenomeno che coinvolge più di 6 milioni di persone in Italia. Dove si può firmare? In internet. Con la firma elettronica.
Questo il LINK per trovare il testo ed appore la firma.
PS : ci si riprova dunque.
Come diceva Marco Pannella, parafrasando Bergson, “La durata è la forma delle cose”. Il che vuol dire, per come lo ho sempre interpretato io (il pensiero di Bergson mediato da Pannella ) …non si può smettere di essere radicali
*
Avv. Fabio Valcanover
Trento