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ASSEMBLEA ANTISPECISTA – SCOBI * ORSI IN TRENTINO: « MANIFESTAZIONE NAZIONALE “STOPCASTELLER“, A TRENTO IL 10/2 ORE 14.00 » (PERCORSO MANIFESTAZIONE)

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11.17 - venerdì 9 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Domani, 10 febbraio, a Trento la manifestazione nazionale StopCasteller. “La strage di orsi in Trentino è iniziata. Due nuovi animali sono già nel mirino della Provincia”.  Così gli attivisti della campagna, che dopo l’uccisione di Sonny-M90 sono in arrivo a Trento da tutta Italia per protestare contro la legge ammazza-orsi voluta da Fugatti.

Al corteo nazionale StopCasteller, che partirà alle ore 14 da piazza Dante, aderiscono le principali associazioni – LAV, LAC, LNDC Animal Protection, LEAL, ENPA, AnimaLiberAction, Ribellione Animale, Bearsandothers – e importanti nomi del giornalismo e dello spettacolo come Andrea Scanzi, Caterina Murino, Elisa Di Eusanio e Giulia Ottonello

“Venti anni di mancata prevenzione e continui allarmismi della politica hanno creato un clima di paura e di odio che ci fa precipitare nel far west. Sparare agli orsi è un crimine di cui Fugatti e Piero Genovesi di Ispra dovranno rendere conto”

«La strage di orsi in Trentino è iniziata». Ne sono convinti gli attivisti della campagna StopCasteller che domani, sabato 10 febbraio, scenderanno in piazza a Trento più agguerriti che mai per difendere il diritto alla vita e alla libertà degli animali selvatici, contro la legge “ammazza-orsi” in approvazione da parte della Giunta Fugatti.

«L’uccisione di Sonny-M90 è stata solo un’anteprima della strage che si prepara per gli orsi in Trentino – spiegano gli attivisti – . Nel mirino della Provincia infatti sono già finiti due nuovi orsi: un orso che a Bolentina ha rovistato in un cassonetto di notte (un cassonetto non a norma nonostante siano trascorsi 20 anni dall’inizio del progetto Life Ursus); e un’orsa, avvista da un cacciatore su una pista ciclabile, in compagnia del suo cucciolo. L’idea cardine di Fugatti e dei suoi elettori è “prima spariamo e poi mettiamo i cassonetti”. Questo è un crimine nei confronti di una specie protetta al massimo livello dalla Direttiva Habitat e di questo speriamo che Fugatti dovrà presto rendere conto: lui e i suoi complici, fra cui Piero Genovesi, direttore di Ispra, che avrebbe dovuto sanzionare la Provincia di Trento per il suo operato e invece continua a collaborare all’uccisione degli orsi».

«Gruppi facebook come “Orgogliosamente Trentini”, inebriati dal sangue di M90, raccolgono, senza alcuna autorità, segnalazioni anonime di avvistamenti ursini, con il fine implicito di creare i presupporti per la loro tempestiva uccisione. Mentre secondo fonti vicine al parco Adamello Brenta gli orsi uccisi nell’ultimo anno sarebbero nell’ordine di almeno 20 o 30 individui. Venti anni di mancata prevenzione e continui allarmismi, funzionali a chi attorno al tema degli orsi ha costruito la propria campagna elettorale, hanno creato un clima di paura e di odio che ci fa precipitare nel far west ogni giorno che passa. E intanto l’elenco di orsi morti dall’inizio del progetto cresce e cresce».

«Nel frattempo, l’unica salvezza per questi orsi sono le mobilitazioni di protesta di tanti cittadini indignati da quello che sta succedendo, contro una scandalosa gestione politica che manipola la paura delle persone per i suoi fini. Domani in piazza mostreremo che c’è un altro Trentino, un’altra Italia che non vuole morte e sfruttamento ma creare relazioni positive con la natura e con il resto del vivente: questa è l’eredità che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi».

Il corteo partirà alle ore 14 da piazza Dante, per poi proseguire verso piazza Venezia, commissariato del Governo e piazza Duomo, con interventi degli organizzatori lungo le tappe del percorso. La manifestazione sta raccogliendo il supporto e la partecipazione delle principali associazioni (LAV, LAC, LNDC Animal Protection, LEAL, ENPA, AnimaLiberAction, Ribellione Animale e Bearsandothers) e di importanti nomi del giornalismo e dello spettacolo come Andrea Scanzi, Caterina Murino, Elisa Di Eusanio e Giulia Ottonello, i quali stanno appoggiando la protesta sui loro canali social», concludono gli attivisti.

 

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