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L'INTERVISTA

INTERVISTA “OPINIONE“ AL QUESTORE DI TRENTO, MAURIZIO IMPROTA * FOCUS SU: « “CODICE ROSSO“ / CONTATTI DONNE CON FORZE POLIZIA/ TEMPI ATTIVAZIONE / CONSIGLI PRATICI IN CASO DI VIOLENZA»

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21.49 - martedì 20 settembre 2022

1) CODICE ROSSO

Questore Improta, l’attuazione del “Codice Rosso” in provincia di Trento quali concrete possibilità consente alle donne che patiscono intimidazioni, minacce o violenze?

 

2) CONTATTI

Dottor Improta, quali sono le vie più veloci e sicure che consiglia alle ascoltatrici, quali i canali telefonici e web?

 

INTERVENTI

Signor Questore, quali sono i tempi di attivazione di eventuali vostri interventi e quali le azioni che potete realizzare in collaborazione con la Procura della Repubblica?

 

INTERVENTI

Dottore, quali sono i consigli che lei, da persona esperta di Polizia, si sente di dare a chi non ha il coraggio e/o la convinzione di segnalare soprusi e o percosse?

 

 

 

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Profilo Questore di Trento, dottor Maurizio Improta (Fonte: Polizia di Stato – Link)

 

Maurizio Improta è nato a Napoli il 13 marzo 1962, è sposato, ha due figli e un nipotino.

Laureato in giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma è Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza.

È entrato nella Pubblica Amministrazione il 1° luglio 1982, prestando servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri fino all’ottobre 1993.
Dal novembre 1993 al settembre 1997 ha ricoperto l’incarico di Vice Dirigente del Centro Interprovinciale Criminalpol “Lazio Umbria Abruzzo”, diretto da Nicola CAVALIERE. Ha condotto importanti operazioni di Polizia concluse con l’arresto di numerosi latitanti legati alla criminalità organizzata, affiliati ad organizzazioni mafiose e camorristiche.
Con il grado di vicequestore aggiunto, nell’agosto del 1997, si è distinto per aver diretto le indagini che portarono all’identificazione e all’arresto dell’uomo, noto alle cronache del tempo come il “Mostro della Maiella”, che aveva barbaramente ucciso due giovani turiste di Padova che si trovavano in vacanza in Abruzzo.

Dal 1° ottobre 1997 al giugno 1999 ha rivestito l’incarico di Dirigente della Squadra Mobile di Padova, coordinando numerose ed importanti indagini che, tra le tante, portarono all’arresto di rapinatori di Istituti di Credito e allo smantellamento di organizzazioni dedite al traffico internazionale di stupefacenti, tra le cui fila operavano pericolosi criminali già affiliati alla nota “Mafia del Brenta”. Si deve a lui l’arresto del responsabile dell’omicidio del Professor Francesco De Ponte, Direttore della facoltà di Fisica, avvenuto, nel 1999, nelle aule dell’Università di Padova.
Dal 30 giugno 1999 al 19 maggio 2002, dirigendo la Sezione Antirapina e la Sezione Falchi della Squadra Mobile di Roma, istituita dall’allora Questore di Roma Arnaldo LA BARBERA, è stato il principale coordinatore di diverse indagini di Polizia, risolte con successo, e di numerosi arresti di autori di omicidi, rapine, violenze e stupri in danno di donne.
Nel 2001 ha diretto le indagini che portarono alla liberazione di Antonella Caponeri, figlia del Direttore dell’Agenzia di Banca dell’Hotel Hilton di Roma, e all’arresto dei sequestratori. Nel 2002 è stato, assieme all’allora dirigente della squadra mobile di Roma Nicolò D’ANGELO e alla collega Francesca MONALDI, protagonista delle indagini che portarono all’arresto degli autori dell’omicidio del giovane agente della Polizia Stradale di Perugia Luca BENINCASA, ucciso da quattro rapinatori romani in fuga sull’autostrada Perugia-Bettolle.
Dal 20 maggio 2002 al 20 maggio 2004 è stato Capo della Segreteria Particolare del Questore Nicola CAVALIERE, nonché Dirigente dell’Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni della Questura di Roma.
Promosso Primo Dirigente dal 21 maggio 2004 al 12 novembre 2005 ha diretto il Centro Situazioni presso il Ministero dell’Interno, Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dove, fra le tante attività svolte alle dirette dipendenze del Capo della Polizia Gianni DE GENNARO, ha coordinato gli accertamenti per l’identificazione delle quaranta vittime italiane dello tsunami in Indonesia e in Tailandia del dicembre 2004.
Dal 13 novembre 2005 al giugno 2006 ha ricoperto, con Decreto del Capo della Polizia, l’incarico di Vice Consigliere Ministeriale Aggiunto presso l’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Dal 21 giugno 2006 al 30 settembre 2013 ha diretto l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma, dove ha contribuito a ridefinire l’organizzazione dell’intera struttura, adeguando la stessa alla nuova procedura di rilascio dei permessi di soggiorno elettronici, con punte annue di oltre 150.000 titoli.
In tale ambito, ha coordinato la gestione straordinaria predisposta a per i clandestini messi in libertà a seguito dell’indulto; ha diretto i servizi operativi e governato tutte le situazioni di emergenza correlate alle attività del Centro Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria; ha condotto le attività connesse all’allontanamento di cittadini comunitari per motivi di Pubblica Sicurezza ed all’espulsione di cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale.

Nel 2011, sotto la sua direzione, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma si è distinto per l’impegno profuso anche a seguito dei numerosi sbarchi sulle coste italiane durante la cosiddetta stagione della “Primavera Araba”, così come per tutta la straordinaria attività connessa all’accoglienza e protezione umanitaria di centinaia di cittadini siriani in fuga dalla guerra civile e per i terremotati di Haiti, soprattutto madri con i loro bambini.

Dal 1° ottobre 2013 al 24 giugno 2014, con Decreto del 18 settembre 2013 del Capo della Polizia Direttore Generale di Pubblica Sicurezza, ha frequentato il XIX Corso di Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia di Roma. Qui ha conseguito il titolo della Scuola di Perfezionamento con il massimo dei voti, nonché il Master di II livello dell’Università di Roma “La Sapienza” in Sociologia e Comunicazione.
È stato promosso Dirigente Superiore di Pubblica Sicurezza nella seduta del Consiglio di Amministrazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del 23 giugno 2014, presieduto dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia Alessandro PANSA.
Con decorrenza 13 agosto 2014 Maurizio IMPROTA è stato nominato Questore, andando a dirigere il Compartimento Polizia Ferroviaria dell’Emilia-Romagna con sede a Bologna.
Dal 30 aprile 2015 ha ricoperto l’incarico di Questore di Rimini fino al 25 marzo 2019. Durante i quattro anni da Questore, in qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha curato la gestione dei grandi eventi tenutisi nella Riviera Romagnola, caratterizzati dalla presenza di centinaia di migliaia di partecipanti, affrontando momenti di particolare intensità in riferimento ai profili di gestione dell’ordine pubblico, anche alla luce della situazione emergenziale a seguito degli attentati di Nizza del 2016 dai quali è sorta l’esigenza di mutare prospettiva circa il monitoraggio e la gestione della safety e della security in coerenza con le disposizioni dipartimentali di cui alla c.d. “Circolare Gabrielli”. Inoltre, in qualità di Vertice Provinciale della Polizia di Stato, ha seguito le proprie risorse nella gestione di numerose indagini e attività di Polizia Giudiziaria tra cui rileva l’arresto del gruppo di giovani che nell’estate 2017 perpetrò plurime violenze sessuali a danno di cittadini stranieri.
Dal mese di aprile 2019 è stato Responsabile nazionale della Polizia Ferroviaria, coordinando la specialità sull’intero territorio italiano. In particolare, nel mese di marzo 2020, in corrispondenza della situazione emergenziale dovuta al COVID-19, e nel periodo di c.d. “Primo Lockdown”, si è occupato della gestione della sicurezza nelle stazioni e lungo le tratte ferroviarie, con particolare riferimento ai molteplici controlli incentrati sulla tutela della salute pubblica (es. controllo capillare sul possesso di validi motivi giustificanti lo spostamento infraregionale).
Dal 22 ottobre 2020, è stato a capo della Struttura di Missione Dipartimentale per l’attuazione della Legge in materia di trattamento dei dati personali e privacy, in stretta collaborazione con il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Dott. Lamberto Giannini, occupandosi, nello specifico, del recepimento della normativa europea e nazionale in materia e della diffusione della stessa in tutte le strutture, centrali e periferiche, facenti capo al Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Durante la sua carriera, Maurizio Improta è stato sempre valutato con il giudizio di “Ottimo” con l’attribuzione del punteggio aggiuntivo. Per la complessità e la specificità delle azioni in cui si è distinto gli sono stati, inoltre, conferiti molteplici riconoscimenti e quattro encomi solenni.

Numerosi sono gli attestati di apprezzamento, ricevuti durante la sua carriera, pervenuti dalla Autorità Giudiziaria con cui ha avuto occasione di collaborare, dal mondo civile e religioso, nonché dalla Comunità islamica romana.

Maurizio Improta è iscritto all’Albo dei docenti presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, dove ha tenuto diversi seminari in materia di Immigrazione. È stato, inoltre, docente presso la Scuola Superiore di Polizia, la Scuola Allievi Carabinieri di Roma e la Scuola di Perfezionamento per le forze di polizia.

In data 7 luglio 2022 Maurizio Improta è stato nominato, dal Consiglio dei Ministri, Dirigente Generale della Pubblica Sicurezza.

Con decorrenza 1° agosto 2022 il Capo della Polizia gli ha conferito l’incarico di Questore di Trento.

 

 

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