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LETTERE AL DIRETTORE

MARGHERITA COGO * PREFERENZE DI GENERE – SISTEMA ELETTORALE: « IN TRENTINO LA CLASSE POLITICA AL GOVERNO PAT HA TOLTO DALL’AGENDA LA PROMOZIONE DELLA PARITÀ »

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09.02 - venerdì 22 ottobre 2021

Ecco qua il primo passo per ribadire ed affermare la supremazia maschile con il sostegno delle donne! Mi chiedo cosa spinga alcune Consigliere Provinciali ad assumere una posizione contro le altre donne che da sempre si battono per raggiungere un obiettivo importante qual è la parità di genere. È ormai assodato, e sostenuto da chi si occupa di sistemi elettorali, che le 3 preferenze aiutano gli uomini. Non importa perché, vale il dato oggettivo.

Ciò che sta avvenendo in Consiglio Provinciale è emblematico della sottovalutazione di quanto una norma possa agevolare od ostacolare un percorso culturale. Le due preferenze, di genere diverso, di fatto impediscono le cordate maschili e sono gli uomini ad essere in maggioranza nelle varie assemblee legislative e quindi per promuovere la parità è necessario eliminare gli strumenti che di fatto consentono di consolidare le distorsioni della democrazia.

Sì, perché democrazia significa che è il popolo ad esercitare il potere attraverso i propri rappresentanti e visto che anche la popolazione trentina è formata da donne e uomini, in maniera quasi uguale, i rappresentanti dovrebbero saper interpretare la società, ma i fatti dimostrano che gli uomini non vogliono o non sanno farlo, infatti fino ad oggi gli uomini sono stati eccellenti nel costruire una società a loro immagine e somiglianza e quindi altamente diseguale, che esclude, di fatto, le donne dalle decisioni e che non tiene in considerazione le esigenze delle donne.

Gli uomini il potere lo gestiscono da sempre e continuano a tenerne le redini e a controllare che le donne non pretendano di scalfirne l’egemonia storica.

Non è indifferente il genere di chi occupa posizioni apicali sia in politica come nel mondo del lavoro e non è indifferente la percentuale di donne in posizioni importanti sia in politica come nel mondo del lavoro. È invece troppo residuale il ruolo delle donne oggi, sia in Italia come pure in Trentino.

In questi ultimo biennio ho assistito ad una regressione relativamente alla parità di genere e alla promozione di una cultura avanzata relativamente alla cosiddetta “questione femminile”. Perfino il Pnrr ritiene centrale l’adozione di misure volte al superamento delle disparità di genere, tanto che l’intero Piano dovrà essere valutato in un’ottica di “gender mainstreaming”.

In Trentino, la classe politica al governo provinciale, ha tolto dalla propria agenda la promozione della parità di genere. Non una parola su come si intenda contribuire alla realizzazione del Pnrr nazionale relativamente alla parità di genere in ogni campo.

Infine, per quanto riguarda il prossimo passaggio elettorale del 2023, si vedono solo candidature e auto candidature maschili e mi chiedo se in Trentino vi sia una donna in grado di fare la Presidente e di imprimere una svolta davvero riformatrice tale da rendere finalmente “uguale” la nostra società.

 

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Margherita Cogo

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