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LETTERE AL DIRETTORE

LORENZO RIZZOLI * AMMINISTRATIVE TRENTINO: « L’ERRORE CHE STA PER FARE IL CENTROSINISTRA, ASSISTIAMO AI SOLITI PERSONALISMI «

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16.09 - lunedì 27 marzo 2023

Gentile direttore Franceschi,

 

L’errore che sta per fare la coalizione del centrosinistra. Vorrei condividere il mio pensiero su come ci si stia preparando male per il prossimo appuntamento elettorale di ottobre 2023. Le tensioni nel centrodestra sono state come un fulmine a ciel sereno. Fratelli d’Italia, da un po’ di tempo, ha annunciato la propria candidata alla Presidenza della Provincia Autonoma di Trento nella persona di Francesca Gerosa. La Lega, dal canto suo, ha sempre evidenziato che il candidato alla Presidenza della Provincia Autonoma di Trento c’è già e si chiama Maurizio Fugatti. Fratelli d’Italia ha iniziato a battere i pugni sul tavolo, dato l’infinito silenzio ricevuto dal Presidente della PAT alla richiesta di incontro politico e dati i risultati delle elezioni politiche nazionali dello scorso settembre, che hanno visto stravincere il partito guidato da Giorgia Meloni anche qui in provincia autonoma di Trento. Ma le elezioni provinciali sono diverse, si sa.

Insomma, un’ottima possibilità di riscatto per il centrosinistra, che potrebbe approfittare dei dissidi che ci sono nel centrodestra per poter avanzare candidati forti, ma soprattutto mettere in piedi, a livello provinciale, lo strumento dell’Alleanza Democratica per l’Autonomia che si è dimostrata forte e vincente sul Collegio di Trento, quasi vincente sul Collegio di Rovereto e forte sul Collegio di Pergine.

Assistiamo, invece, ai soliti personalismi. Personalismi delle singole forze politiche, che trasformano, durante le interviste rilasciate alla stampa, possibile idee di candidati in propri candidati alla presidenza della Provincia Autonoma di Trento. Non si sa se sono azioni volute dalle forze politiche o dai giornalisti; fatto sta che se il centrosinistra inizia il totonomi prima ancora di ragionare sul progetto politico e prima ancora di discutere insieme i nominativi resi disponibili dalle singole forze politiche, la strada sarà ben breve.

Credo che ogni forza politiche seduta al tavolo della coalizione desidererebbe avere nella propria base un candidato utile ed apprezzato da tutte le forze politiche. Ma se ad una forza politica non va bene, credo che un ragionamento serio va fatto sulla debolezza della coalizione. Partiti centristi che a livello nazionale valgono l’8%, ma che a livello locale non raggiungono neanche il 5% devono, in qualche modo, adattarsi alla maggioranza. Minacciare di percorrere la strada da soli, o minacciando di attirare altre forze politiche della coalizione fa malissimo alla coalizione, uccide l’Alleanza Democratica per l’Autonomia.

Sono convinto che se i candidati che oggi sono espressione di qualche forza politica della coalizione non vanno bene a tutte le forze politiche, occorre guardare “fuori”; persone della cosiddetta società civile, persone appassionate di politica, ma non etichettate come “uomo del PD”, oppure “uomo di Campobase”, oppure “uomo di Azione”. Una persona senza etichetta, forse, avrebbe la possibilità di essere neutro e, quindi, più facilmente apprezzabile da tutti…. Ciò che è successo ad ottobre 2018 dovrebbe insegnare…

 

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Lorenzo Rizzoli

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