Oggi pomeriggio ho partecipato ad un incontro tenutosi nei pressi dell’Hotel Monaco, a Trento. Lì un centinaio di persone si sono incontrate per ascoltare i problemi che -secondo noi- ci saranno quando inizieranno gli scavi per la ferrovia sotterranea che attraverserà la nostra città.
Purtroppo -a nostro avviso- vi sono più elementi che andrebbero approfonditi. Aspetti che non tutti conoscono o-magari- ne ignorano i fatti.
Un problema relativo al bypass ferroviario in costruzione riguarda l’area definita ex-Sloi, a Trento nord. Una vicenda che inizia nel 1978, quando io ero piccolino. Ma ricordo il disastro chimico-ambientale e le paure e le conseguenze di molti padri di famiglia.
Vi furono ex operai che nel tempo morirono, forse a causa anche della dispersione del piombo-tetraetile (elemento tossico che, secondo alcuni studi potrebbe cagionare malattie anche mentali). e pure portando alla pazzia.
Certo, ancora nulla è chiaro e bisogna verificare e controllare. Oggi Cinzia Giovannini nel sentirla raccontare la storia del papà andato in cielo -secondo la ricostruzione della figlia- per questa sostanza, mi ha commosso. Sotto allego il video registrato oggi, della sua testimonianza.
Colgo l’opportunità dell’incontro pubblico di oggi per invitare tutti i cittadini di buona volontà a fare in modo di approfondire le verità. Se se questa “bomba” ambientale dovesse “esplodere” potremmo patire in linea teorica ricadute per la salute pubblica.
Meglio prevenire e andare adagio…
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Graziano Dallapietra
Trento
Download link video testimonianza Chiara Giovannini (Opinione non è responsabile dei contenuti di cui il link allegato, da visionare tramite download privato non collegato al nostro sito)