Oggi alle 13 al Palazzo della Regione i rappresentanti delle maggiori associazioni provinciali in materia di libertà di scelta vaccinale, fra cui la nostra, comitati e gruppi di genitori, provenienti da tutto il Trentino (come portavoce di alcune migliaia di genitori e cittadini trentini) sono stati accolti dalla conferenza dei Capigruppo provinciali.
Nelle stesse ore, con votazione pomeridiana, il consiglio provinciale trattava una mozione della minoranza inerente gli stessi temi, che interessano migliaia di famiglie trentine.
Purtroppo alla conferenza si sono presentati solamente i capigruppo delle minoranze; totalmente assenti i capigruppo di tutto lo schieramento della maggioranza, dal Pd, all’Upt, al Patt, alla Ual.
Ci chiediamo e chiediamo ai nostri concittadini se fare politica comporti come priorità l’ascoltare i problemi e i bisogni della propria gente, oppure sia qualcos’altro, di cui ci “sfugge” la finalità nell’ambito della ricerca del Bene comune.
Non si chiede di condividere i punti di vista, ma si chiede come minimo, prima di assumere delle decisioni importanti come quella di oggi, di ascoltare la voce di 25-30.000 trentini che si trovano in grossa difficoltà e non comprendono le scelte fatte dai loro rappresentanti istituzionali.
Forse sarebbe il caso di ricordarsi che i rappresentanti delle Istituzioni sono dipendenti del popolo. Che hanno il dovere di ricevere tutti i propri cittadini che hanno delle problematiche o delle proposte da sottoporre.
Tutti…
Se non c’è questa consapevolezza e questa sensibilità, allora forse è il caso di rivalutare la propria adeguatezza in quel ruolo i genitori della Associazione Vaccinare Informati e i genitori di tutto il Trentino per la libera scelta