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USB TRENTINO * PRESIDIO PIAZZA DANTE – TRENTO: « CHIEDIAMO L’ABOLIZIONE DEL DL 44/2021 CHE PREVEDE L’OBBLIGATORIETÀ DEL VACCINO PER IL PERSONALE SANITARIO »

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14.09 - venerdì 21 maggio 2021

Nella giornata di oggi, si è tenuto lo sciopero nazionale della sanità pubblica e privata indetto da USB in occasione dell’arrivo a Roma del G20 che ha come punti all’ordine del giorno proprio la sanità. In concomitanza con lo sciopero si è tenuto un presidio in piazza Dante, con il quale si è voluta informare la cittadinanza sui punti alla base dell’inizitiva sindacale, che era mirata a porre l’attenzione sulle esigenze della sanità puibblica che per anni è stata martoriata da continui tagli e speculazioni in favore della sanità privata.

In un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo, nel pieno di una pandemia globale, gli anni di tagli si sono palesati in una difficile gestione dell’emergenza dovuta al poco personale in servizio ed ai numeri ridotti delle terapie intensive, che hanno obbligato il governo a richiamare chi già in pensione e mobiltarsi per porre una pezza ai deficit di un sistema sanitario martoriato e ridotto all’osso.

I proclami lanciati dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono rimasti parole al vento. Nessun cambio di strategia, nessun ritorno alla centralità della sanità pubblica, nessuno sviluppo della medicina di prossimità, niente per i lavoratori del settore, retrocessi da “eroi” a “scocciatori”.

Il governo Draghi ha detto chiaramente che si torna all’antico: ovvero la riduzione della spesa sanitaria 2022-2024 al 6,3% del Pil significa che i precari resteranno precari, che i posti letto delle terapie intensive non aumenteranno, che la pandemia di Covid-19 non ha insegnato nulla. L’Italia continuerà a spendere meno della media UE e a scontare decenni di tagli di ospedali, posti letto e personale.

I fondi del PNRR andranno in tecnologie e non in rafforzamento dei servizi domiciliari e territoriali. In soldoni, continuerà la sconcia privatizzazione della salute, nonostante sia sotto gli occhi di tutti la drammatica inconsistenza e inutilità della sanità privata durante la pandemia.

Come USB riteniamo fondamentale che la sanità pubblica ritorni ad essere centrale e che quindi si abbandoni la strada del passato, forti degli insegnamenti di quanto accaduto negli ultimi due anni, e quindi si proceda a nuovi investimenti nella sanità e nella ricerca pubblici perche dalle tragedie non si può trarre profitto, come accade anche oggi con i brevetti sui vaccini che rendono utili elevatissimi ale case farmaceutiche che li hanno svuiluppati.

In conclusione, si chiede l’abolizione del DL 44/2021 che prevede l’obbligatorietà del vaccino per il personale sanitario, pena sanzioni, sospensioni o addirittura il licenziamento, in quanto riteniamo che la scelta se vaccinarsi o meno non possa essere imposta con il ricatto della perdita del salario o del posto di lavoro, anche perchè questo potrebbe generare un controproducente, per i diritti dei lavoratori, precdente.

 

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USB Pubblico Impiego – Sanità del Trentino

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