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SAT * GUIDA RIFUGI E BIVACCHI: « LA MAPPATURA AGGIORNATA, FOCUS SU “PRUDENZA IN MONTAGNA” E PROGETTO “ECOLUTION IN QUOTA” »

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12.12 - giovedì 20 luglio 2023

A che punto siamo? Che estate stanno attraversando rifugi e bivacchi? Stanno arrivando turisti più consapevoli e preparati o ancora affrontano la montagna come una scampagnata o un giretto in città? Queste alcune domande a cui si è provato a dare risposta nella conferenza stampa di presentazione della nuova guida SAT “Guida ai Rifugi e Bivacchi SAT 2023”. Un’occasione utile, per fare anche il punto della situazione sulle impronte del progetto “Ecolution in quota” che SAT ha lanciato per l’anno 2023.

“La montagna non è guarita dall’emergenza idrica ed è ancora vittima dei cambiamenti climatici in atto – spiega Anna Facchini, presidente SAT – Nonostante le piogge, e un’estate che non è paragonabile a quella vissuta lo scorso anno, siamo ancora in emergenza. L’invito è dunque quello alla consapevolezza, alla preparazione, all’attenzione. Con il progetto “Ecolution in quota” sono tante e diverse le attività, le iniziative e i progetti che SAT sta portando avanti anche in sinergia con enti accademici, museali, istituzionali per lo sviluppo e la promozione del vivere ECO. La presentazione della Guida di oggi fa parte di questa progettualità”.

“Vogliamo diffondere una gestione ambientale esemplare, sostenibile ed efficiente partendo dalle strutture di accoglienza in quota: i rifugi – ha fatto sapere Sandro Magnoni, presidente della Commissione Rifugi SAT che, pur non presente in conferenza, ha partecipato con una nota il cui messaggio è stato riportato dalla presidente Facchini – I nostri rifugi stanno lavorando attraverso la messa a sistema di buone pratiche per ridurre gli impatti ambientali agendo sull’approvvigionamento energetico, sulla gestione delle acque e dei rifiuti, sull’efficienza energetica; sulla modernizzazione delle strutture in un’ottica di salvaguardia ambientale. Chi vive o chi arriva in rifugio deve avere consapevolezza del luogo che visita o abita”.

Ad intervenire alla conferenza stampa di presentazione anche la vicepresidente SAT, Iole Manica e in collegamento la rifugista del Boè, Valentina Vaia. Al centro la sensibilizzazione e il confronto sulle problematiche poste dall’impatto dei cambiamenti climatici, sulle strutture di alta montagna che rimangono “punti di riferimento”, “sentinelle del territorio” “fari della montagna”.

Spazio quindi alla nuova “Guida ai Rifugi e Bivacchi SAT 2023”, pubblicata a cura della SAT, per descrivere nel dettaglio accessi, traversate, cenni storico-ambientali e contatti utili per ogni rifugio e bivacco gestito dalla SAT. Stampata in edizione limitata, è possibile acquistarla presso gli uffici della SAT Centrale in via Manci a Trento, negli orari d’ufficio; o chiederla alla Sezione SAT di riferimento al prezzo di 5€ per i soci e 7€ per i non soci.

“La guida, pratica e tascabile, nasce dalla volontà della Commissione rifugi di aggiornare il numero speciale del Bollettino 2012, dedicato ai rifugi e bivacchi SAT. – aggiunge Anna Facchini – e ha l’ambizione di diventare punto di riferimento aggiornato da portare con sé durante le proprie escursioni tra le montagne trentine. L’obiettivo d’ora in poi è stampare la guida ogni anno mantenendola aggiornata in informazioni, foto e quant’altro può risultare utile al frequentatore della montagna”.

Oltre alla mappatura aggiornata di rifugi (35) e bivacchi (15) all’interno della Guida trovano spazio anche alcune pagine dedicate a tematiche importanti per la SAT come il punto salute, il problema dell’acqua, il tema della prudenza in montagna con “cosa mettere nello zaino” e una pagina – scritta in collaborazione con il Soccorso Alpino Trentino – su come comportarsi “in caso di soccorso”.

“In questa guida – è intervenuta Iole Manica – si è scelto di presentare i rifugi divisi per gruppi montuosi, partendo da est (dall’alto verso il basso) per poi proseguire a ovest (dal basso verso all’alto). Ogni gruppo è contraddistinto da un colore. Oltre ai rifugi sono riportati anche i bivacchi, strutture gestite dalla SAT Centrale ma che non sono presidiate in alcun modo, non hanno quindi un gestore né altri che stanno permanentemente lì. È inoltre riportato il Centro Glaciologico “Julius Payer”, a 10 minuti a piedi dal rifugio Mandron, importante centro studi non solo per il parco Adamello Brenta ma per il Trentino e tutto l’arco alpino in generale. Questa estate verrà rinnovato nei suoi allestimenti interni grazie al lavoro della Commissione glaciologica SAT”.

 

ALCUNI NUMERI DELLA GUIDA

• RIFUGI: 35

• BIVACCHI :15

• GESTITI DA DONNE: 6. Di cui da poco dati a nuova gestione femminile il Pernici e il Don Zio. Le donne però che lavorano nei rifugi sono molte di più, non si parla solo degli aiuti stagionali, ma di mogli, sorelle e madri tra i pilastri fondamentali.

• IL PIU’ “VECCHIO”: Il Tosa nelle Dolomiti di Brenta, costruito nel 1881, è il primo rifugio costruito dalla SAT

• IL PIU’ “GIOVANE”: Il Rifugio alpino Velo della Madonna, inaugurato ex-novo nel 1980

• IL PIU’ ALTO: Rifugio alpino Viòz “Mantova” 3535m, il più alto delle alpi orientali

• IL PIU’ BASSO: Rifugio escursionistico Bindesi “Pino Prati” 611m

• QUELLI CHE SI RAGGIUNGONO A PIEDI E IN AUTO: i rifugi sono tutti raggiungibili a piedi, alcuni con un primo tratto tramite utilizzo di funivia e/o jeep. Mentre quelli raggiungibili effettivamente in auto sono pochi: Bindesi, San Pietro, Paludei dove si fanno giusto 10 minuti di camminata.

 

 

 

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