La tragedia dei migranti di Cutro ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Il cordoglio si è intrecciato con le polemiche politiche nell’ambito delle quali sono emerse diverse ipotesi sulle responsabilità del naufragio. La tesi più diffusa tra i cittadini (39%) è che sia considerato relativamente semplice essere accolti in Italia e questo porterebbe molti migranti a intraprendere viaggi rischiosi. Questa posizione viene espressa dalla maggioranza dell’elettorato di centrodestra.
Dall’altro lato, una quota leggermente minore, il 30%, addossa la responsabilità alle autorità che non si sarebbero impegnate sufficientemente per evitare il dramma. Gli elettori del PD sono i più convinti sostenitori di questa versione, abbastanza frequente anche nelle basi del M5S e di Azione- IV.
Più in generale, 3 italiani su 4 giudicano negativamente l’operato del Governo sulla gestione dell’immigrazione e la valutazione risulta ancora peggiore se parliamo dell’Unione Europea. La risposta delle istituzioni quindi è ritenuta inadeguata e gli interventi che vengono considerati prioritari sono innanzitutto collaborazioni e investimenti nei Paesi da cui provengono i flussi migratori. Nel breve termine viene auspicato un più intenso pattugliamento delle coste e l’ampliamento dell’accoglienza degli immigrati regolari. Opinione pubblica divisa invece sul ruolo delle ONG.