(Fonte: Ufficio stampa Comune Rovereto -Tn) – “Normalmente non commento le dichiarazioni di Miorandi, in quanto mi è nota la sua consistenza politica.
In questo caso sono però obbligato ad una replica perché non posso accettare che si crei artatamente disinformazione e allarme sociale. Che poi questa azione sia mossa da chi ha fatto il sindaco, aggiunge ulteriore miseria ad un atto già di per sè irresponsabile.
Sulle questioni dell’appalto, Dolomiti Energia ha già chiarito con apposita nota come quanto asserito da Miorandi sia palesemente infondato.
Tanto più se si considera che informazioni al riguardo gli erano già state fornite in una recente seduta della Commissione Bilancio.
D’altra parte, purtroppo, non è la prima volta che assume questo comportamento. Infatti anche quando gli vennero illustrate in commissione le tariffe di acqua e rifiuti, Miorandi deformò sulla stampa la realtà dei fatti, alla ricerca di un piccolo quanto improbabile tornaconto politico personale, gettando anche in quella occasione inutile allarme.
Con amarezza devo però constatare che alle dichiarazioni infondate del consigliere, fanno riscontro affermazioni prive di una verifica preventiva, che da quanto apprendo dalla stampa vengono espresse dalla Cgil.
Non è così però che si rende un servizio alla collettività, che inutilmente viene doppiamente allarmata.
Pertanto richiamo i fondamentali della questione: il servizio di manutenzione e gestione dell’illuminazione pubblica è affidato al Gruppo Dolomiti Energia che è a sua volta è parte del Consorzio che ha vinto la gara indetta da Consip a livello nazionale per la gestione dell’illuminazione pubblica nella provincia di Trento e nel Triveneto.
Dunque il problema non sussiste: il Gruppo Dolomiti Energia attraverso le sue articolazione (Der e Set) farà domani quel che fa già oggi.
Nessuna dispersione di competenze né posto di lavoro è in pericolo. I vantaggi poi per l’ammodernamento delle infrastrutture di illuminazione pubblica, con il rapido rinnovamento degli impianti che il nuovo contratto potrà consentire, sono di indubbio valore.
Non ha quindi nessuno senso parlare semplicisticamente di “Roma” (quando tra l’altro la sede del Consorzio è a Brescia) e di “lampadina” per attribuire ad amministratori e tecnici una superficialità nella disamina dei piani e dei problemi della gestione di una città.
Questo può riuscire solo a chi questa superficialità la conosce come metodo e ne ha dato (e continua a dare) ampia dimostrazione”.
