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PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO * QUOTE MEDIOCREDITO TRENTINO-ALTO ADIGE: « RESPINTA LA MOZIONE DEL TEAM K, AVVIATO L’ESAME DELLE PROPOSTE DELLA MAGGIORANZA »

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15.55 - giovedì 13 maggio 2021

Paul Köllensperger (Team K) ha presentato oggi in aula la mozione n. 438/21: Mediocredito Trentino-Alto Adige nell’era post Covid: mantenere le quote e farne un punto di riferimento per il finanziamento delle aziende altoatesine, con la quale evidenziava che Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento e Regione Trentino Alto Adige detengono insieme e con pari quote la maggioranza (52,5%) delle azioni della banca d’investimento Mediocredito Trentino-Alto Adige, e che il secondo azionista è la Cassa Centrale Raiffeisen Alto Adige che assieme alla Cassa Centrale Banca trentina detiene il 35,2% delle quote societarie come CRR-Fin Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria.

Aggiungeva che i prossimi anni saranno all’insegna delle sfide congiunturali e degli sforzi finanziari, di cui ci sarà bisogno per ricostruire un sano contesto economico e soprattutto imprenditoriale: ciò non potrà avvenire attingendo soltanto dal bilancio provinciale, ingessato dalle alte spese correnti, o tramite una strategia pubblica basata sul deficit, pertanto occorre analizzare attentamente tutti gli strumenti di finanziamento, gli istituti finanziari a partecipazione pubblica e le altre leve della politica congiunturale altoatesina confrontandone l’efficacia ai fini della ricostruzione.

In tale ottica il progetto Euregio Plus va salutato con favore, ma non basta. L’uscita della Provincia di Bolzano da Mediocredito, prospettata nel 2017 dietro pressione della Corte dei Conti, sembra diventare un’ipotesi concreta da quando recentemente il presidente della Provincia di Trento ha mostrato un chiaro interesse all’acquisto della quota altoatesina con l’intento di fare di questa banca, nata per essere al servizio delle imprese, una banca regionale per tutto il nordest con relativa apertura a nuovi partner pubblici o semipubblici, il tutto senza una regia pubblica da parte altoatesina e forse in concorrenza con le banche locali, e con un basso prezzo di vendita delle quote societarie della Provincia di Bolzano – a quanto appreso dai mezzi d’informazione pari a 22 milioni di euro.

Egli chiedeva quindi di impegnare la Giunta provinciale (1) a opporsi in linea di principio a qualsivoglia vendita delle proprie quote societarie in quanto rappresentante della Provincia autonoma di Bolzano; (2) a considerare in modo critico l’intenzione del presidente della Provincia di Trento di orientare la banca regionale Mediocredito oltre i confini regionali, in particolare verso il Veneto e la Lombardia; (3) a fare di questa banca, nata per essere al servizio delle aziende e imprese regionali, uno strumento di sostegno alle esigenze di liquidità immediata di molti imprenditori e imprenditrici nel periodo post Covid, e a trasformarla, sul modello del KfW (lstituto di Credito per la Ricostruzione) in un elemento imprescindibile del sistema finanziario a favore dell’economia regionale al fine di garantire il futuro dell’economia altoatesina. “Soprattutto dopo l’impugnazione degli aiuti per 500 milioni, uno strumento come questo non dovrebbe essere alienato”, ha detto Köllensperger.

Franz Ploner (Team K), cofirmatario, ha evidenziato l’importanza della liquidità per le imprese, e rilevato che a fronte della maggiore flessibiità del sistema di finanziamenti bancari vigente in Austria, in Alto Adige si dovrebbe fare il possibile per garantire in maniera analoga la liquidità alle aziende locali. Questo è già possibile tramite Mediocredito, pertanto questa banca deve restare in quota di maggioranza nella mano pubblica.

Sandro Repetto (Partito Democratico – Liste civiche) ha ribadito che la Provincia di Trento intende, oltre ad acquisire a titolo gratuito la quota ceduta dalla Regione, acquistare quella che spetterebbe a Bolzano. Il processo di uscita dovrebbe concludersi nel 2021, e avrá guida altoatesina, in quanto nel nuovo CdA con presidente Trentino ci sono componenti nominati dalla Provincia di Bolzano e dalle banche altoatesine. Sarebbe importante conoscere le motivazioni di questa scelta e il futuro ruolo di Raiffeisen, considerando comunque che è dagli anni ‘90 che Mediocredito si sviluppa verso il Nordest. Egli avrebbe sostenuto la mozione.

Gerhard Lanz (SVP) ha sostenuto che le banche in Germania e in Italia sono molte diverse: in Germania dal 2010 molte di esse sono diventate statali, in Italia è avvenuto il contrario,. L’idea di aver un istituto di credito proprio può sembrare utile a risolvere problemi nonostante il sistema, ma le banche si devono orientare a linee guida europee, quindi anche rafforzare le strutture regionali non garantisce maggiori aiuti ad aziende o settore pubblico. A livello locale è importante lasciare aperta la possibilitá di essere presenti in Mediocredito, ma vanno analizzate anche altre misure possibili affinché le aziende abbiano finanziamenti. Le banche non hanno problema di liquidità, ma i criteri restrittivi collegati ai finanziamenti rendono tutto più complicato.

Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che la Banca Mediocredito è un istituto molto importante, e che negli ultimi decenni grazie ai suoi finanziamenti sono stati finanziati molti progetti privati e pubblici. Essa svolge un ruolo più importante in Trentino, dove non c’è più un sistema di banche locali come in Alto Adige. L’esecutivo provinciale, insieme ai colleghi del Trentino, segue con attenzione lo sviluppo della situazione, sia come detentore delle azioni che come decisore politico. La cessione delle quote della regione alle due province è giá stata decisa, e in linea di principio la Provincia di Bolzano ha deciso che non intende portare avanti all’infinito una partecipazione, ma un’eventuale cessione deve essere legata a certe condizioni: non s’intende certo sprecare un patrimonio, e va garantito l’obiettivo proposto; recentemente, inoltre, è stato raggiunto un accordo in cui si precisa la volontá di mantenere un rapporto con il territorio.

Non pareva opportuno approvare una mozione che poneva un’autolimitazione allo spazio di manovra, coca che avrebbe potuto riflettersi sul valore delle azioni; inoltre, CdA e organismi di controllo sono già stati definiti. Köllensperger ha replicato che è convinto che la Provincia commetta un errore strategico, e che proprio come aveva proposto lanz egli chiedeva che si mantenesse aperto uno spiraglio. Il valore della partecipazione non può ridursi come detto da Kompatscher, perché non si tratta di quotazioni in borsa, anzi, aumenterà se la si rende una banca di successo. Meglio è utilizzare uno strumento bancario, proprio piuttosto che cercare accordi con le banche. Messa in votazione, la mozione è stata respinta con 10 sì, 16 no e 3 astensioni.

È quindi iniziato il tempo riservato alle proposte della maggioranza.

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