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LANCIO D'AGENZIA

PRESIDENZA CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO * INCONTRO CON LA STAMPA: SOINI, « NEL DIBATTITO POLITICO PREVALGANO DIALOGO E SERENITÀ » (TESTO INTEGRALE)

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12.50 - mercoledì 27 dicembre 2023

Rafforzare l’autorevolezza del Consiglio, far prevalere il dialogo sullo scontro, promuovere un clima di serenità nel dibattito politico anche per riavvicinare i cittadini alle istituzioni e al voto. Questo, in estrema sintesi, il filo rosso seguito questa mattina dal Presidente Claudio Soini nel suo primo incontro con la stampa che è stato coordinato da Luca Zanin responsabile dell’Ufficio stampa. L’occasione per gli auguri di fine e inizio anno, ma soprattutto per tracciare le linee di fondo che il neo presidente intende seguire nella diciassettesima legislatura. Soini, ha fatto cenno alle difficoltà iniziali della maggioranza che però, ha aggiunto, in tempi tutto sommato canonici, hanno permesso di arrivare ad una sintesi che, viste anche le dichiarazioni fatte in aula nel corso del dibattito sulle linee programmatiche, fanno ben sperare in un governo e in una maggioranza coesi. Ma, ha evidenziato, la sua candidatura non è stata il frutto di mere logiche di spartizione: la scelta si è basata soprattutto sulle competenze che Soini ha maturato nei suoi anni di sindaco e di assessore a Ala.

Il neo presidente, nel corso dell’incontro con i rappresentanti della stampa, ha posto anche l’attenzione sui comuni che ha definito “veri pilastri e baluardi dell’Autonomia”. E ha preso l’impegno di realizzare, dandogli un ritmo cadenzato, l’incontro tra il Consiglio delle autonomie e il Consiglio che era stato attivato nel 2022 dal Presidente Kaswalder. Altro impegno sottolineato da Claudio Soini quello di far crescere la conoscenza di ciò che è e fa l’Euregio.

 

Il Presidente, in un passaggio del suo intervento, si è soffermato poi sulla presenza femminile in Consiglio. Le consigliere sono passate da 9 a 14, ma, ha aggiunto, questa crescita, ancor più che positiva, non può essere solo attribuita alla doppia preferenza di genere, ma va fatta risalire alla qualità e alle competenze delle elette.
Infine, il Presidente Soini si è soffermato sull’importanza di palazzo Trentini come luogo di cultura e di promozione culturale e ha sottolineato il peso strategico dell’impegno del Consiglio per promuovere la conoscenza dell’Autonomia tra i giovani. Un impegno, ha aggiunto, che dovrà essere esteso anche alle Università della terza età e del tempo disponibile.
Per quanto riguarda l’immediato futuro, Claudio Soini, ha assicurato che garantirà un ampio e approfondito dibattito sul bilancio di previsione e ha aggiunto che farà tutto il possibile perché le risposte alle interrogazioni dei consiglieri arrivino in tempi ragionevoli. In chiusura ha fatto appello alla stampa perché presti attenzione al lavoro del Consiglio e all’impegno dei consiglieri che svolgono un ruolo democratico, spesso faticoso, di controllo e indirizzo dell’esecutivo.

 

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IL PARLAMENTO DELL’AUTONOMIA

Da qualche giorno ho iniziato il lavoro a palazzo Trentini, dove avrò il compito di rappresentare tutto il Consiglio provinciale, un onore cui voglio corrispondere garantendo quell’imparzialità e autorevolezza che giustamente le forze politiche rappresentate in Consiglio si attendono dal presidente. Ho già avuto modo di dire in aula che se da una parte la mia elezione nasce indubitabilmente anche da equilibri interni alla coalizione di maggioranza, d’altro canto credo di avere competenze ed esperienza amministrativa da spendere. Il mio percorso personale mi porterà in particolare a garantire la giusta attenzione al dialogo con gli altri livelli di governo del nostro territorio, a partire dai Comuni, che sono i pilastri su cui regge il sistema Trentino nelle città e nelle valli. Come sapete vige una legge provinciale, la 7 del 2005, che prospetta una seduta annuale congiunta tra Consiglio provinciale e Consiglio delle Autonomie locali. C’è stata un’occasione nel giugno 2022, promossa dal presidente Kaswalder, cui ho avuto occasione di partecipare e che credo rappresenti un precedente da riprendere in modo attivo. Per quanto riguarda il livello istituzionale più ampio, quello europeo, sapete già poi della novità con cui parte questa legislatura: l’istituzione di una sesta Commissione permanente, che si dedicherà proprio al rapporto tra la nostra autonomia e le istituzioni e normative dell’Unione europea.

 

I 75 ANNI DI CONSIGLIO PROVINCIALE

Stiamo per archiviare il 2023 e vi segnalo una ricorrenza non da poco: queste nostre prime sedute consiliari di dicembre cadono esattamente a 75 anni di distanza dalla prima in assoluto, che si celebrò il 20 dicembre 1948, subito dopo la nascita della Costituzione repubblicana, del primo Statuto di Autonomia e se vogliamo anche della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (10 dicembre 1948). Significativo è il fatto che già allora la prima seduta consiliare dovette fare i conti con dense trattative per la formazione della Giunta, con la Democrazia Cristiana che provò senza successo ad allargare la base della maggioranza, con l’idea di concedere un assessorato al Psi e la presidenza del Consiglio provinciale al Psdi. Non se ne fece nulla e a guidare l’assemblea fu eletto l’avvocato Riccardo Rosa, mentre la Giunta – che allora si formava in seno al Consiglio, stante il sistema elettorale proporzionale – fu affidata a Giuseppe Balista, già dirigente generale dell’ente, e a un monocolore Dc.

 

IL PRIMO BILANCIO PAT IN AULA

Il 2024 sarà il primo anno di legislatura e già nei primi mesi il Consiglio si troverà ad affrontare l’esame e il voto della manovra finanziaria 2024 della Provincia Autonoma, posto che l’anno comincia sulla scorta di un bilancio preventivo tecnico, approvato la scorsa estate in vista della competizione elettorale di ottobre. Già in questa prossima occasione voglio assicurare che lavorerò per consentire un ampio dibattito e il rispetto delle prerogative dei consiglieri, perché aveva ragione Giorgio Tonini quando nella scorsa legislatura ripeteva in aula che i parlamenti sono, per loro natura, prima di tutto il luogo dove si discutono e decidono i bilanci e quindi le partite finanziarie su cui poi si muovono i governi.

 

IL PIANO 2024 DELL’ENTE CONSILIARE

Il nostro ente consiliare è impegnato d’altro canto a elaborare il Piao 2024, ossia il documento annuale di programmazione, dentro il quale l’Ufficio di Presidenza sarà chiamato a indicare obiettivi e strategie dell’ente consiliare, il fabbisogno del personale di palazzo Trentini, ruolo e ampiezza dello smart working, strategie anticorruzione e quant’altro. La segreteria generale ci sta lavorando alacremente e dovremmo farcela ad approvarlo entro gennaio.

 

LA RIFORMA STATUTARIA

Il governo provinciale, assieme a quello della Provincia Autonoma di Bolzano, ha messo mano a una questione strategica per il consolidamento e la difesa del nostro speciale sistema autonomistico: l’aggiornamento dello Statuto, risalente ormai al 1972. So che il tema di una organica riforma è stato al centro di un lungo e approfondito lavoro svolto dalla Consulta istituita dal Consiglio provinciale il 2 febbraio 2016 e presieduta dal professor Giandomenico Falcon. Il corposo e analitico documento conclusivo è una road map interessante e che dovrà essere tenuta in debito conto, pur essendo chiaro che in questa fase ci si prefigge un obiettivo pragmatico e ben delimitato, per portare o riportare a casa alcune rilevanti competenze legislative e per affermare il decisivo principio dell’intesa in vista di future, ulteriori riforme statutarie. Quel che mi sento di dire è che l’assemblea legislativa non potrà non avere un ruolo importante nel procedimento di livello costituzionale volto a cambiare le regole della nostra autonomia. Ci dovremo arrivare preparati e allo scopo faremo in modo che i consiglieri provinciali possano accedere alle informazioni e agli approfondimenti necessari.

 

IL CONSIGLIO AL FEMMINILE.

Tengo a fare una particolare sottolineatura riguardo alla presenza di donne in Consiglio provinciale, con una quota percentuale senza precedenti dal 1948 ad oggi. Vi passo i dati: Zita Lorenzi della Democrazia Cristiana fu l’unica eletta nella prima legislatura, poi le consigliere furono 2 nella III/IV/V/VI/VII legislatura, nuovamente 1 sola nei due mandati seguenti, 4 nella decima, 2 nell’undicesima, 6 nella XII, 4 nella XIII, 5 nella XIV, 6 nella XV, 9 nella scorsa legislatura e infine ben 14 in questa, dopo un voto provinciale caratterizzato dalla doppia preferenza di genere. Si tratta di un dato e di un trend molto positivi nel cammino verso la perfetta parità, così come saluto con piacere la presenza di due donne nel nostro Ufficio di Presidenza, di cui una vicepresidente del Consiglio provinciale. Si avvicina l’obiettivo più ragionevole, ossia una società capace di scegliere per merito e capacità indipendentemente dal sesso e con pari opportunità di accesso.

 

IL DIALOGO CON LE SCUOLE

Un’altra assicurazione che vorrei dare riguarda il lavoro fin qui svolto a palazzo Trentini per raccontare l’autonomia speciale e l’istituzione provinciale ai giovani delle nostre scuole. Ringrazio il mio predecessore per avere impostato una squadra strutturata per gestire il progetto #ConosciAmo AutonoMia, che ci permette di incontrare grossi numeri di ragazzi e insegnanti lungo l’anno scolastico. L’obiettivo ambizioso è che tutti i futuri elettori e cittadini della nostra terra sappiano di quali prerogative essa gode e per quali ragioni storiche e giuridiche. Proseguiremo dunque in questo sforzo e non dimenticheremo il dialogo con la cittadinanza adulta, a partire ad esempio da un pubblico di particolare interesse come quello delle UnIversità della terza età e del tempo disponibile.

 

L’IMPORTANZA DELLA STAMPA

Un saluto lo voglio rivolgere a voi giornalisti, rimarcando l’importanza della comunicazione e del vostro tramite per raccontare ai cittadini la realtà dinamica del cosiddetto potere legislativo. E’ importante che passino non solo le notizie più ghiotte per le redazioni, ma anche un flusso costante di informazioni che dia ai trentini la percezione di un Consiglio provinciale costantemente al lavoro per affinare la legislazione vigente e per esercitare il suo prezioso ruolo democratico di controllo e di indirizzo nei confronti dell’esecutivo. Ne va della fiducia che i cittadini stessi possono avere nel sistema democratico provinciale, una fiducia dalla quale può dipendere molto anche dell’affluenza alle urne nelle competizioni elettorali, un dato che come sapete è a dir poco critico. Conto su di voi e sono a disposizione per tenervi informati e aggiornati, assieme al nostro ufficio stampa.

 

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Claudio Soini

Presidente del Consiglio provinciale di Trento

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