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“JOB MEETING”: PAT, ITT MARCOLINI ROVERETO INCONTRO TRA STUDENTI E IMPRESE

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07.09 - venerdì 5 maggio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Pat) – Da Sabbionara di Avio alla Siemens di Berlino. Il “job meeting” fra 21 aziende e gli studenti dell’Itt Marconi di Rovereto  Se si studia negli ambiti meccatronica, automazione-elettronica, informatica vale doppiamente la pena imparare il tedesco, visto il mondo di opportunità che si aprono. Mattinata di “job meeting” all’istituto tecnico tecnologico Marconi di Rovereto, che si appresta nel 2018 a inaugurare una novità: l’alternanza scuola-lavoro in quarta superiore in Tirolo, vista la collaborazione con la Htl Anichstraße di Innsbruck.

Nella palestra del Marconi di Rovereto arrivano i ragazzi di quarta e quinta superiore e quelli diplomati da poco con alcune copie del proprio curriculum in mano. Si siedono ai tavoli con i rappresentanti delle imprese e provano a disegnare il loro futuro.

La dirigente scolastica Laura Zoller ricorda come siano appena rientrati al Marconi 20 ragazzi da una settimana di esperienza a Innsbruck, con la visita che verrà ricambiata a settembre. Mentre la “docente di frontiera” per la scuola roveretana è Ilenia Valle, che dalla riva dell’Adige si sposta a quella dell’Inn e dà consigli internazionali ai propri studenti. Uno di questi, Christofer Calzà, andrà tre anni e mezzo a Berlino, per un apprendistato duale alla Siemens.

In due, Michele Manica e Stefano Dellanna, avranno il privilegio dall’8 maggio di frequentare un tirocinio a Lohr am Main, nel nord della Baviera, alla Bosch.

Zoller ricorda come nel triennio al Marconi non ci sia più il tedesco come lingua obbligatoria, ma sempre più ragazzi lo scelgano come corso volontario al pomeriggio. Le 400 ore di alternanza scuola-lavoro al Marconi sono suddivise in 50 ore in terza, nelle quali sono comprese anche delle esperienze di volontariato dei ragazzi, 200 in quarta (una settimana a maggio, quattro a giugno in azienda), le restanti in quinta con un progetto commissionato direttamente dall’azienda che ha ospitato il ragazzo in tirocinio in quarta. Un progetto che viene portato anche all’esame di maturità.

Al Marconi sono quindi attivati, dopo la maturità, due percorsi di alta formazione, frequentati attualmente da 16 per la meccatronica e 8 per l’informatica.

All’interno della palestra del Marconi oltre alle 21 aziende locali erano presenti anche Trentino Sviluppo ed Agenzia del Lavoro, che hanno organizzato brevi momenti formativi con i ragazzi.

Il giro fra i tavoli aziendali comincia con la Meccanica Cainelli di Volano, che realizza lavorazioni di ghisa ed alluminio. Componentistica che va nei telai di mezzi pesanti, trattori ed anche supercar. Andrea Sani, direttore operativo dell’azienda da 30milioni di euro di fatturato con 80 dipendenti, spiega di aver parlato «con alcuni ragazzi indecisi sull’opportunità di proseguire con gli studi.

Stiamo cercando diplomati per la conduzione di impianti, che abbiano all’inizio l’umiltà di partire lavorando sulle macchine». Nei primi mesi del 2017 Cainelli ha fatto 12 assunzioni, metà delle quali a tempo indeterminato. Sebastiano Folgerait, 22 anni, dopo il Marconi ha cominciato come operaio e oggi si occupa di preparazione di macchine per la lavorazione alla Cainelli.

Al tavolo Randstad, agenzia per il lavoro, sembrano rivolgersi soprattutto ragazzi che vogliono “cambiare vita”. Periti meccanici che vogliono proseguire studiando medicina, oppure proseguire la carriera al Conservatorio o con studi economici. Oppure periti meccanici che vogliono studiare la meccanica dei sistemi politici. «Diamo ai ragazzi – spiega Andrea Gatti – dei consigli diretti su cosa evitare in un colloquio, o su come presentarsi. Un diploma Itt comunque è altamente spendibile anche in futuro, anche se in un primo momento sembra che il percorso non piaccia così tanto».

Si siedono in tanti anche di fronte a Renzo Wegher, direttore di tre imprese che arrivano a 45 tra dipendenti e collaboratori nell’ambito antincendio e sicurezza: Wegher, Sicurpiù e Angeli. Leonardo Adami e Marco Promberger vorrebbero cominciare a lavorare subito dopo il diploma, dopo aver fatto un’esperienza di tirocinio in imprese locali.

Itt Marconi scuola quasi esclusivamente maschile? «Dobbiamo fare rete come sistema per vincere questo stereotipo – è convinta Laura Zoller – partendo sin dalle scuole elementari». Future perite informatiche e meccatroniche che seguiranno l’esempio di Maddalena Pauletti, che dopo un tirocinio all’Aquafil di Arco vorrebbe proseguire con l’alta formazione. O Adelaide Zambotto, che dopo un tirocinio all’Icas di Mori vuole andare nella “Motor Valley”, a studiare design automobilistico a Modena. Oppure come Fassih Nassna, che ha trascorso un periodo di tirocinio alla Pama.

Poco distante Christofer Calzà spiega come è nata la sua opportunità alla Siemens. L’interesse per il tedesco viene dalla mamma, insegnante di lingua tedesca alle scuole elementari. Poi la quarta superiore con la borsa di studio della Regione a Friburgo, quindi la grande possibilità del salto a Berlino. Fra 3 anni e mezzo Calzà potrà tornare in Trentino lavorando per Siemens a Spini di Gardolo.

Michele Manica invece cerca di far appassionare i suoi coetanei alla lingua tedesca così: «preferisco il tedesco ad altre lingue, per il vantaggio culturale che si può avere in paesi avanzati tecnologicamente e sul piano dell’innovazione». Dopo il diploma Manica potrebbe andare a studiare progettazione automobilistica all’Università di Padova.

Due parole infine anche con Alain Nardelli, responsabile web di Hg blu a Ravina. «Ho raccolto complessivamente 25 curricula. I più si apettavano una ricerca mirata alle applicazioni, al backend, mentre alcuni facevano al caso nostro, visto che stiamo cercando qualcuno che si occupi di frontend».

All’evento al Marconi erano presenti anche Mpa Solution, Röchling, Bertolini Ocea Impianti, Adecco, Mambelli, Airpim, Bmgroup, Umana, CbaGroup, Novotic, Impresub, Eurostandard, Adige, Sandvik, Almec, Gpi, Pama, Dedagroup.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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