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PAT – ROSSI * PROGETTO DI RICERCA SULLE COMPETENZE NON COGNITIVE NEGLI STUDENTI TRENTINI: ” STIAMO PENSANDO ALLA SCUOLA DEL FUTURO “

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17.29 - giovedì 19 aprile 2018

Al via una progetto di ricerca sulle competenze non cognitive negli studenti trentini. Il presidente Rossi: “Stiamo pensando alla scuola del futuro”.

“Stiamo pensando alla scuola del futuro e per questo abbiamo bisogno di approfondire le nostre analisi e avviare una riflessione utile per indirizzare le attività e migliorare quanto già stiamo facendo, con ottimi risultati”.

Così il presidente della Provincia e assessore all’istruzione, Ugo Rossi, che è intervenuto oggi pomeriggio al seminario di apertura del progetto triennale “Lo sviluppo delle competenze non cognitive negli studenti Trentini” che il Dipartimento della Conoscenza ha attivato in collaborazione con il Comitato Provinciale di Valutazione e Iprase, sotto la direzione scientifica del professor Giorgio Vittadini dell’Università Milano Bicocca.

“Partiamo dalla realtà per portare dentro la nostra scuola contenuti positivi – ha detto ancora Rossi – che ci permettano di preparare i futuri cittadini ad affrontare le sfide della vita e del mondo del lavoro”. “La scuola trentina è una scuola di eccellenza – ha detto il professor Vittadini presentando il progetto – con un livello qualitativo superiore alla media di gran parte dell’Ocse.

C’è una struttura e un’organizzazione che funzionano, per questo – ha aggiunto – siamo nel posto giusto per avviare una ricerca di questo tipo, che mai è stata realizzata in Italia. La scuola non può essere più quella di prima – ha detto Vittadini – non basta trasmettere ai giovani delle nozioni, ma accorre aiutarli a formare una sensibilità critica, che permetta loro di affrontare la vita lavorativa e adulta in generale”.

Negli ultimi decenni si è sviluppato un dibattito interdisciplinare sulla possibilità di considerare altre tipologie di caratteristiche individuali, oltre alle tradizionali di natura “accademica” e cognitiva, per spiegare il successo formativo e, più in generale, l’acquisizione dello status di cittadino adulto, responsabile e attivo partecipante nella vita quotidiana.

Attualmente, soprattutto nel contesto statunitense, l’interesse è rivolto alle cosiddette “non-cognitive skills” Ad oggi, non esiste una definizione univoca di tali competenze, ma in genere gli ambiti a cui si fa riferimento, nella sfera individuale, sono quelli emotivi, psico-sociali e legati alle caratteristiche di personalità. Nel dibattito attuale tali competenze vengono considerate strategiche, in un’ottica evolutiva, per i percorsi di carriera successivi e per un’adeguata esperienza di vita, come si è detto, come cittadino “completo”.

Il progetto intende rispondere alle seguenti domande per il contesto trentino: cosa sono le competenze non cognitive e quali sono le loro peculiarità rispetto a tipologie simili? Come possono essere “formate” durante l’esperienza scolastica? Come possono essere valutate e certificate per contribuire allo sviluppo complessivo dei nostri studenti?

Ma soprattutto, la loro valorizzazione come si inserisce all’interno dello sviluppo delle politiche scolastiche locali per il futuro? Il progetto, prevede una ricerca quantitativa per la misura delle competenze cognitive nella transizione tra il primo e secondo ciclo, una ricerca-intervento per sviluppare, insieme alle scuole, attività didattiche per lo sviluppo consapevole delle competenze non cognitive e strumenti e metodi per la loro certificazione, e un progetto pilota per studiare le basi neurali tali competenze.

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