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PARCO ADAMELLO BRENTA * COMITATO DI GESTIONE: « SÌ ALL’AMPLIAMENTO DEI CONFINI IN VAL DI BREGUZZO »

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16.57 - martedì 26 febbraio 2019

Ieri sera il Comitato di gestione del Parco Naturale Adamello Brenta ha approvato in via preliminare la Variante 2018 al Piano di Parco. Oltre ad un adeguamento normativo alla pianificazione sovraordinata e ad una serie di modifiche puntuali alle Norme di Attuazione, il documento prevede l’ampliamento dei confini dell’area protetta di 534 ettari in Val di Breguzzo.

 

 

Raggiunto il numero legale (38 membri presenti su 66), il Presidente Joseph Masè ha aperto la seduta scorrendo velocemente i primi punti all’ordine del giorno. Dopodiché, grande spazio è stato lasciato alla spiegazione dei contenuti e delle motivazioni a sostegno della Variante 2018, da parte di Matteo Viviani, tecnico del Parco incaricato della redazione del corposo elaborato. In particolare, Viviani ha chiarito le due condizioni che hanno portato il Parco ad accogliere la richiesta di ampliamento avanzata dal comune di Sella Giudicarie: continuità territoriale e coerenza con le finalità del Parco.

In merito alla continuità territoriale, l’ampliamento in Val di Breguzzo, che comprende anche la Valle di Trivena, “concretizza la volontà di giungere ad un opportuno raccordo geometrico e geografico con la vicina porzione di Parco che ricomprende la Valbona sul Comune amministrativo di Tione di Trento e che rappresenta una marcata estroflessione territoriale. In questo modo, si eliminano le criticità derivanti dall’esistenza di una porzione di area protetta, territorialmente estroflessa dal corpo principale, ottimizzando la possibilità di programmazione e l’applicazione delle misure gestionali e conservazionali.”

Quanto alla coerenza con le finalità del Parco, “le proposte di interventi, opere, progetti e misure per la valorizzazione ambientale, storico-culturale, didattica, ittica, turistica e rinaturalizzazione fluviale espresse dalle note del Comune a supporto della richiesta di ampliamento dei confini trovano assoluta coerenza con le finalità delle aree protette provinciali.”.

Ha quindi avuto la parola il Sindaco di Sella Giudicarie, Franco Bazzoli, che, pur non essendo membro del Comitato, ha chiesto legittimamente di potere intervenire. “Il percorso è stato condotto seriamente, con molte risorse umane ed economiche – ha spiegato Bazzoli, evidenziando che la sua amministrazione intende qualificare l’anima green del comune – e al Parco abbiamo chiesto di essere partner nel nostro progetto di sviluppo sostenibile della valle.”. Riferendosi poi al progetto idroelettrico sul fiume Arnò della società Measure srl che entrerebbe in contrasto con il Piano del Parco, il Sindaco ha puntualizzato che la volontà di ampliare il Parco non è indirizzata all’impedimento di interessi privati anche perché il Comune non darebbe alcuna deroga urbanistica alla centralina anche nel caso in cui non fosse in area parco.

La Measure ha inviato svariate missive al Parco evidenziando che, a suo avviso, la proposta del Comune sarebbe strumentale e finalizzata solo a bloccare la realizzazione della centralina, chiedendo al Comitato di Gestione di sospendere la trattazione della richiesta oppure di respingere le richieste. Le missive sono state pubblicate nell’area riservata ai membri del Comitato di Gestione che ne hanno potuto prendere visione.

“La domanda di ampliamento dei confini – ha proseguito Masè – e gli argomenti sostenuti dalla società Measure contro la domanda formulata da Sella Giudicarie sono state oggetto di approfondite discussioni in seno alla Giunta del Parco, che non è riuscita a trovare un orientamento unanime. In ogni caso, l’organo competente ad esprimersi in merito alla pianificazione territoriale e, dunque, anche alla richiesta di ampliamento dei confini del Parco, è il Comitato di Gestione e non la Giunta.”.

Il Presidente, precisando di parlare a titolo personale, ha quindi rilevato la legittimità dell’istanza di Sella Giudicarie e si è appellato anche alla responsabilità civica dei presenti: “Siamo quasi tutti amministratori locali e mi chiedo come vi sentireste se una richiesta, un’aspettativa della Vostra Comunità, volta alla conservazione, al recupero e alla valorizzazione delle caratteristiche naturali e ambientali fosse respinta da un ente che è espressione dei Comuni, delle Comunità, delle Genti e che è nato proprio per la tutela e la conservazione del patrimonio naturale. Francamente lo troverei inspiegabile.”.

Tutte a favore dell’ampliamento le dichiarazioni di voto che sono state espresse, tracciando anche un’unitarietà geografica e politica. Hanno preso la parola Ascanio Zocchi per la SAT, Gloria Concini, rappresentante del Comune di Ville d’Anaunia, che si augura che l’istanza di Sella Giudicarie sia di stimolo per altre amministrazioni, Claudio Ferrari, dirigente del Servizio sviluppo sostenibile della Pat, Antonello Zulberti, rappresentante del Comune di Spiazzo ed ex Presidente del Parco, secondo il quale il Comitato di gestione di un Parco ha il “dovere” di accettare una richiesta di ampliamento, Alessandro Fantelli, rappresentante della Comunità della Val di Sole, che ha voluto ricordare che l’acqua è un bene pubblico e il Comitato del Parco deve tracciare la visione politica senza sottostare ad interessi che non siano ambientali, e Andrea Lazzaroni, sindaco di Dimaro Fogarida e membro di Giunta. Su richiesta di Franco Tessadri, rappresentante delle associazioni ambientaliste, il Comitato ha deciso di procedere ad una votazione palese separando da una parte l’adeguamento normativo e le modifiche alle Norme di Attuazione, dall’altra l’ampliamento.

Pur essendo state divise le votazioni, la Variante è stata approvata pressoché all’unanimità dal Comitato. La maggioranza ha votato a favore in entrambe le occasioni (con un solo voto contrario per l’ampliamento). Un sonoro applauso, rafforzato anche dalla presenza del Comitato Salvarnò, ha chiuso la seduta.

La Variante sarà ora pubblicata sul sito pnab.it, all’Albo del Parco, dei Comuni e delle Comunità per 60 giorni e chiunque potrà presentare osservazioni nell’interesse pubblico.

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