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LIBERI E UGUALI DEL TRENTINO * L’APERITIVO-DIALOGO CON L’EURODEPUTATA ELLY SCHLEIN SI TERRÀ A TRENTO VENERDÌ 16/2

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14.21 - mercoledì 14 febbraio 2018

Pericolo invasione, minaccia alla sicurezza nazionale, bomba sociale. Sono alcuni degli slogan più usati da una parte del panorama politico elettorale che cavalca il “pericolo immigrazione” e, perseguendo l’uso della paura come metodo di governo, provoca allarmismo, soffiando su razzismo e xenofobia.

Per informare e sfatare molte falsità, discutere di migrazioni e quindi dialogare sui motivi, sulla portata e sulle possibili soluzioni per una gestione comune europea di questo fenomeno mondiale, Liberi e Uguali del Trentino invita le cittadine e i cittadini all’aperitivo-dialogo con l’eurodeputata Elly Schlein che si terrà a Trento, venerdì 16 febbraio al Café de la Paix (Passaggio Teatro Osele, 8) con inizio alle ore 18.00.

All’incontro parteciperanno anche tutti i candidati e le candidate di Liberi e Uguali: Renata Attolini e Andrea Pradi, candidati al collegio del capoluogo trentino, Annalisa Foletti ed Ezio Viglietti del collegio di Rovereto, Antonella Valer e Vincenzo Calì, candidati del collegio Valsugana oltre a Luca Modena e Angioletta Maino del listino proporzionale.

Accanto ad Elly Schlein, tra gli eurodeputati che più si sono spesi per la riforma del regolamento di Dublino, i candidati di Liberi e Uguali spiegheranno nei dettagli quali sono le posizioni, e quindi il programma di coalizione, rispetto ad un fenomeno che è ineluttabile e che richiede una seria e condivisa politica di inclusione di lungo periodo.

Si vuole dunque sottolineare, diversamente dalla propaganda politica cavalcata trasversalmente da centrodestra e Movimento 5 Stelle – e alla quale si è purtroppo allineato anche il centrosinistra – che Liberi e Uguali dissente da una linea politica securitaria invece che inclusiva, emergenziale invece che programmata, incentrata su diritti a “compartimenti stagni” invece che diritti, inviolabili e uguali, per tutte e tutti.

Liberi e Uguali non si volta quindi dall’altra parte e non intende abdicare all’impegno per una politica che risponda in maniera democratica, solidale e inclusiva ad un fenomeno che non può essere evitato come quello delle migrazioni. Una politica che non può accettare di aver fatto accordi con la Libia, dove i campi organizzati sono dei veri e propri lager.

Che deve sostenere il processo di riforma del regolamento di Dublino, nel quale è previsto, tra le tante novità, che la domanda di asilo venga presentata all’Unione e che non si possa più rimandare indietro un rifugiato, ad esempio in Italia e in Grecia, solo perché è approdato in UE in uno di questi paesi.

Una politica che riveda il sistema di accoglienza, dal primo approdo, al percorso di richiesta di asilo e protezione straordinaria fino all’integrazione nel territorio di arrivo. Che punti all’apertura di canali legali di ingresso dai paesi di origine; all’apertura di corridoi umanitari per coloro che fuggono da guerre, regimi oppressivi e crisi umanitarie; e a procedure accelerate per i ricongiungimenti familiari.

L’incontro di Trento sarà anche l’occasione per riflettere sulla divaricazione tra realtà e rappresentazione in atto nel dibattito pubblico, dove viene messo un accento selettivo verso una sola componente dei processi migratori, cioè quella dei rifugiati, creando confusione tra asilo e immigrazione in generale.

Un’immigrazione che per l’Italia significa l’8,3% della popolazione, quindi poco più di 5 milioni di cittadini e cittadine che nascono, studiano, lavorano, risiedono regolarmente nel nostro paese e ai quali va dato il diritto di ottenere la cittadinanza.

 

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Liberi e Uguali del Trentino

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