QUANDO IN CONSIGLIO PROVINCIALE SI EVOCA LA CORTE MARZIALE
Il Presidente del Consiglio regionale, il leghista Roberto Paccher, che dovrebbe rappresentarci tutti e che dovrebbe avere almeno un tono istituzionale anche quando parla come semplice consigliere provinciale ha usato termini inaccettabili, nel corso del dibattito in Consiglio provinciale sull’assestamento del bilancio. Paccher ha affermato che certi progetti della cooperazione internazionale non meriterebbero la Corte dei conti ma la Corte marziale. Non è un lapsus, non è una metafora. È il sintomo inquietante di una mentalità. La Corte marziale evoca la sospensione della democrazia e dei diritti civili. Evoca la guerra e la pena di morte. Questo merita la solidarietà internazionale? Siamo sicuri che la stragrande maggioranza di quanti hanno dato fiducia anche alla destra e alla Lega non si ritrovano in questo linguaggio. Meriterebbero ben altro dai loro rappresentanti. Chiediamo anche per loro le scuse del consigliere Paccher. Non si può far entrare in Consiglio provinciale questo tipo di pensiero.
Il direttivo di FUTURA – Partecipazione e Solidarietà
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