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CISL MEDICI – TRENTINO * MEDICINA GENERALE: « LA SEGRETARIA PD MAESTRI LO SA CHE L’APSS HA FIRMATO CON LA GIUNTA PAT 5 ACCORDI NEGLI ULTIMI TRE ANNI? »

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16.45 - giovedì 25 agosto 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Dispiace leggere su un quotidiano locale, oggi, le esternazioni della Segretaria del PD trentino riguardanti l’operato di APSS in questo scorcio di legislatura, che sarebbe a suo dire“a pezzi”, e che privilegerebbe “una sanità privatistica modello lombardo veneto”.

Non ci dilungheremo sul personale delle RSA che, giuridicamente, è personale di tipo privatistico da quando esistono le APSP, non certo previste in questa legislatura, mentre in lombardo veneto i medici all’interno delle RSA sono soprattutto i medici di medicina generale con versamento dei contributi all’Enpam, che da noi non riceviamo più dal 2000.

Corre l’obbligo però precisare che, attualmente, i medici specialisti ambulatoriali convenzionati Apss sono, in Trentino, 90 a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato, cioè gli stessi più o meno della scorsa legislatura, dove tanti ne venivano e tanti se ne andavano.

Altri 93 hanno chiesto di subentrare o implementare questo numero, quest’anno, ed attendono, nella nostra graduatoria provinciale, che Apss faccia partire i progetti delle Case di Comunità e delle reti professionali locali.

Forse non sa, la Segretaria, che nelle legislature passate, quando era Consigliera provinciale, avevamo incessantemente chiesto che le Giunte aumentassero il numero degli specialisti in previsione degli aumenti pensionistici fisiologici di queste annate (al netto che c’è stato anche il Covid19) , mentre si è continuato a rimandare la programmazione in borse specialistiche per la provincia di Trento senza darci alcun tipo di risposta?

Tenuto presente i due anni di pandemia in cui questa Giunta e questa Apss hanno operato, al contrario di altre; della capacità di convincere anche le strutture private a mettere a disposizione specialisti e letti per i ricoverati di covid, cercando di limitare i danni delle liste d’attesa sempre presenti in tutte le Regioni italiane; tenuto presente che Apss ha dovuto operare con un numero ridotto di professionisti ambulatoriali e ospedalieri a causa della necessità di distanziamento anticovid19 e di disinfestazione dei locali dopo ogni visita; tenuto presente il rapporto sulla gestione finanziaria pubblicato dalla Corte dei Conti ,sezione di controllo, riteniamo che, al momento, le liste d’attesa non possano diminuire.

Non lo possono non perché Apss è “a pezzi”e gli specialisti “vanno altrove piuttosto che rimanere qui”, ma perché non è possibile imporre un ritmo di visita di dieci minuti ai soli specialisti convenzionati e ospedalieri, per pazienti che hanno le più disperate necessità di essere visitati in ambulatorio, per molto più tempo dell’attuale, da chi fa della propria professionalità un motivo di orgoglio e di onore piuttosto che una catena di montaggio.

Non sa la Segretaria del PD che da due anni a questa parte, anche da remoto, gli specialisti aziendali si stanno confrontando, in loockdown attraverso teleconsulto, telemedicina, teleassistenza, previste dal Pnrr e non presenti nel sistema privatistico lombardo veneto? Non sa che grazie al supporto dell’attuale Direttore sanitario gli stessi medici di medicina generale sono supportati dagli specialisti ambulatoriali e ospedalieri tramite numeri personalizzati con cui ci interfacciamo…come non era mai capitato prima?

Grazie alla collaborazione tra APSS attuale e gli stessi gruppi di MGI, moltiplicatisi rispetto alle AFT rimaste al palo nella scorsa legislatura, andremo via via ad implementare l’orario specialistico aziendale anche al pomeriggio inoltrato e nei fine settimane, aumentandolo nei territori periferici e disagiati. In attesa che inizino ad operare le Scuole specialistiche della Scuola di Medicina che nessuno, prima di questa legislatura, aveva attuato in Trentino.

Non ultimo, e non di minore importanza, lo sa la Segretaria Maestri che l’attuale APSS con la Giunta ha firmato con la medicina generale cinque accordi negli ultimi tre anni, come da nessuna parte nel lombardo veneto?

Lo sa che con l’ultimo accordo, finalmente dopo quindici anni di inerzia, si è venuto incontro alle richieste dei medici autorizzandoli ad investire sul personale di studio, che ha portato, solo in questi ultimi sei mesi, ad una forza lavoro di almeno 120 segretarie negli studi dei gruppi integrati e altrettanti nelle altre associazioni, oltre a 40 infermieri professionisti dei 62 totali, organizzati sia in front office che in smart working?
Altro che Azienda a pezzi.

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Dr. Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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