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DAVIDE BASSI (VICEPRESIDENTE UNIVERSITÀ SVIZZERA ITALIANA) * COVID: « I DATI ISS DEL TRENTINO POTETE GIOCARLI AL LOTTO, NON CREDO CHE ABBIANO UNA QUALCHE ALTRA UTILITÀ »

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18.13 - venerdì 29 gennaio 2021

Ecco una anticipazione sul rapporto ISS numero 37 che sarà rilasciato ufficialmente questa sera. LINK

Il Trentino continua imperterrito nella sua strategia di comunicazione ritardata dei dati e grazie ad una strana interpretazione delle regole adottate dall’Istituto Superiore di Sanità emerge tra tutte le Regioni/PPAA per un “crollo” dei contagi.

Gli indicatori 3.1 e 3.4 (che si riferiscono rispettivamente all’andamento dei contagi segnalati alla Protezione Civile Nazionale e all’ISS) valgono rispettivamente -65,4% e -72.4%. Coerentemente con questo crollo (del tutto virtuale come vi dimostrerò tra poco), il Trentino mostra l’indice Rt più basso d’Italia: solo 0.56! Pensate come rosicano i nostri vicini altoatesini.

Eppure contemporaneamente l’ISS certifica che l’incidenzae dei contagi in Trentino questa settimana era pari a circa 202 casi per ogni 100.000 abitanti. Il dato è il terzo più alto a livello nazionale, dopo Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Inoltre il Trentino si conferma come la Regione/PA con il più alto valore dell’indicatore 3.8 (occupazione di posti di terapia intensiva).

Per capire cosa sia successo può essere utile riassumere i dati dei contagi che il Trentino ha comunicato all’ISS ricostruendo l’andamento delle ultime settimane:

Notiamo, prima di tutto, che il Trentino ha continuato sfacciatamente a comunicare una parte sostanziale dei contagi con grande ritardo. Solo 1.100 dei 1.735 contagi segnalati questa settimana sono stati riportati come casi recenti. 260 casi sono stati attribuiti alla settimana precedente, facendo risultare che negli ultimi 14 giorni sono stati rilevati complessivamente 2.070 casi (1.100 questa settimana, 260 segnalati questa settimana come arretrati di competenza della settimana precedente e 710 segnalati la settimana scorsa).

Per arrivare al numero di 1.735 casi, ne mancano ancora 375 che evidentemente erano ancora più vecchi. Il grafico che vi mostro sotto vi fa capire meglio l’andamento dei dati:

 

Vedete che la curva verde è un pochino meno distante da quella rossa (con cui dovrebbe coincidere, come ha sempre fatto fino a metà dicembre), ma la diffrenza è ancora sostanziale. Ricordo che i dati arrivati in ritardo non concorrono al calcolo dei 21 indicatori e quindi non incidono sulle valutazioni di rischio.

Ma i cali incredibili negli indicatori 3.1 e 3.4 di cui vi parlavo prima non ci sarebbero stati senza il contributo creativo dei dirigenti ISS i quali hanno ritenuto di calcolare gli indicatori tenuto conto solo dei tamponi molecolari. La decisione è stata motivata dal fatto che ci troviamo in una zona di transizione iniziata lo scorso 15 gennaio quando finalmente si è iniziato a tenere conto anche dei positivi trovati con antigenici. La scelta ha favorito le Regioni/PPAA che fanno un largo uso dei tamponi rapidi antigenici per individuare i sintomatici. Il Trentino è stato “miracolato” ottenendo indicatori da zona bianca. E poi c’è qualcuno che dice che all’ISS non ci vogliono bene!

Riassumendo, nello stessso rapporto l’ISS sostiene che il Trentino ha l’indice Rt più basso d’Italia (0,56) e contemporaneamente certifica che la prevalenza settimanale in Trentino è la terza più alta d’Italia, passando dai 131 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente (Rapporto ISS numero 36) a ben 202 casi per ogni 100.00 abitanti. Nello stesso periodo la media nazionale è scesa da 145 a 136 casi per 100.000 abitanti.

Anche un asino capirebbe che le stime degli indicatori ISS del Trentino sono completamente sballate. Come ho scritto nel titolo del post forse potremmo giocare questi numeri al lotto. Provate con il terno 56-65-72 e buona fortuna!

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