Un orologio che fa il conto alla rovescia: un vero e proprio countdown posizionato in un luogo dove nessuno possa ignorarlo. È l’orologio climatico che segna il tempo che manca all’umanità prima di entrare in un’irreversibile emergenza climatica.
E’ stato installato a Roma, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente, sulla facciata del Ministero della Transizione Ecologica.
Quanto tempo abbiamo a nostra disposizione, secondo gli scienziati del MCC (Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change), per tentare di salvare il nostro Pianeta dal disastro climatico?
L’orologio mostra due numeri. Il numero rosso è il termine ultimo per intraprendere un’azione decisiva per mantenere il riscaldamento sotto la soglia di 1,5 gradi: sei anni e sette mesi. Un secondo numero, in verde, traccia la crescente percentuale di energia mondiale attualmente fornita dalle fonti rinnovabili. L’obiettivo è aumentare tale percentuale al 100% prima che il conto alla rovescia raggiunga lo zero. Tutto dipenderà dalle misure e dalle iniziative che intraprenderà il nostro Paese ma anche da quali e quante iniziative analoghe saranno intraprese a livello globale.
A breve ci attendono sfide fondamentali, dal G20 Ambiente, Clima ed Energia fino alla Cop26 sul clima a Glasgow, passando per la Youth4Climate e la PreCop che ospiteremo nel nostro Paese. La transizione ecologica è lo strumento principale per spostare le lancette dell’orologio climatico e liberarci dai rischi a cui ci espongono i cambiamenti climatici.
L’obiettivo dell’installazione di questo orologio è quello di sensibilizzare tutti i cittadini sul tema della crisi climatica, in modo che ognuno possa sentirsi parte di un percorso condiviso e del cambiamento di cui la Terra ha bisogno.
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Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
se non ritenga di valutare l’opportunità di installare anche in Trentino, per esempio nel capoluogo o in altro luogo che si ritenga più consono, in accordo con il Comune interessato, un orologio climatico simile a quello da poco inaugurato a Roma, che segni il conto alla rovescia del tempo a nostra disposizione per evitare il disastro climatico.
Un monito ad ognuno di noi a partecipare ad un percorso di cambiamento necessario per salvare la il nostro Pianeta. Come disse il capo nativo americano See-ahth: «La Terra non è un’eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli».
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Cons. Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde