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LANCIO D'AGENZIA

CONSIGLIO PAT * PRIMA COMMISSIONE: ” OK A 10 DEI 18 ARTICOLI LEGGE COLLEGATA MANOVRA BILANCIO 2023, SPINELLI HA REPLICATO ALLE CRITICHE DELLE MINORANZE “

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21.08 - mercoledì 23 novembre 2022

Approvati dalla I Commissione 10 dei 18 articoli della legge collegata alla manovra di bilancio 2023. L’assessore Spinelli ha replicato alle critiche delle minoranze e mostrato apertura a varie proposte di modifica. Respinto con l’astensione della presidente Masè un emendamento di Kaswalder per permettere la rieleggibilità, una sola volta, dei componenti del Corecom.

La Prima Commissione presieduta da Vanessa Masè (La Civica) ha approvato 10 dei 18 articoli della Legge Collegata alla manovra di bilancio provinciale 2023 proposta dalla Giunta. Domani i lavori riprenderanno alle 9.00 per proseguire fino al termine dell’esame della finanziaria che comprende anche i ddl (legge di stabilità) e sul bilancio di previsione. Nel pomeriggio si è conclusa la fase della discussione generale con gli interventi di Ivano Job (Misto-Coraggio Italia), Giorgio Tonini (Pd), Vanessa Masè e la replica dell’assessore alle attività economiche Achille Spinelli. La Commissione ha respinto un emendamento firmato da Kaswalder che consentiva la rieleggibilità per una sola volta dei componenti del Corecom.

Job: la manovra tutela il sistema economico in una fase difficile
Job ha sostenuto che questa manovra, gravata da difficoltà e ostacoli indipendenti dalla volontà dell’esecutivo, prevede interventi a difesa del sistema economico e a favore della natalità opportuni a fronte di una situazione profondamente cambiata rispetto al passato. Il consigliere ha poi giudicato “doping economico” la misura del 110% che ha generato un aumento dei prezzi e interventi su immobili che non ne avevano bisogno. A suo avviso questo è un bilancio di mantenimento rispetto alle aspettative dei cittadini, degli operatori del settore turistico. Ha espresso condivisione per l’intervento che punta a stimolare gli affitti in chiave sociale e per la misura finalizzata al riutilizzo degli alberghi dismessi e vetusti come foresterie in cui ospitare i lavoratori del turismo. sull’emendamento riguardante la possibilità di riportare in servizio i vigili del fuoco volontari over 65 ha anticipato il proprio voto di astensione perché a suo avviso va rivisto e perfezionato.

Tonini (Pd): questa Giunta non ha mai messo in campo riforme strutturali.

Considerando che questa è l’ultima manovra della legislatura Tonini ha tracciato un bilancio delle politiche portate avanti fino ad oggi dalla Giunta Fugatti, riconoscendo che non era facile mettere in campo investimenti sull’economia e il sociale in questi ultimi anni segnati da crisi gravissime come la Tempesta Vaia, la pandemia e ora la depressione derivante dal rincaro dei prezzi legato alla guerra. Tuttavia a suo avviso, dal momento che dovremo abituarci a questa stagione di cambiamenti non si può continuare a ragionare solo e sempre in chiave emergenziale con misure di corto respiro. Per questo occorre che la Giunta prenda in seria considerazione anche le proposte dell’opposizione che nei periodi più difficili si è dimostrata collaborativa con l’esecutivo. La Giunta secondo Tonini ha risposto a tre livelli a quest’esigenza. Il primo per fronteggiare le emergenze di cui sopra per riuscire a “tenere la testa fuori dall’acqua”, con due criticità: una certa farraginosità degli interventi dovuta alla continua rincorsa dei problemi alternando manovre finanziarie ogni sei mesi. Sono state messe in campo misure minute con un raggio d’azione molto breve e questo è un limite da evidenziare perché la Provincia gode di una stabilità politica ben superiore a quella del governo nazionale. La seconda criticità è che in nome dell’emergenza e dell’urgenza degli interventi non sempre è stato rispettato il principio dell’equità buttando “i soldi dall’elicottero” (elicopter money). Ma la logica dei sussidi a pioggia non funziona se si tiene conto dell’attuale impennata dell’inflazione che richiederebbe politiche selettive. La seconda direttrice degli interventi della Giunta per fronteggiare le criticità è stato il sostegno alla spesa per investimenti, logica privilegiata contando sull’effetto moltiplicativo del prodotto e della crescita economica che in tal modo si riuscirebbe ad innescare. Anche in questo caso sono però emerse per Tonina due criticità: la prima per la difficile “messa a terra” degli investimenti, per cui l’elenco delle opere progettate e da realizzare è rimasto e rimane sempre lo stesso con il passar degli anni; la seconda legata all’aumento della spesa corrente rispetto agli investimenti da attuare, peraltro, con risorse provenienti da fuori provincia e dovute a fattori esogeni che sfuggono al nostro controllo. Risorse che quindi domani potrebbero non esserci più. Per Tonini c’è poi una contraddizione nel voler concentrare le risorse sui grandi investimenti e la scelta di soffocare, al tempo stesso, i piccoli investimenti dei Comuni che con i sindaci hanno denunciato nei giorni scorsi l’azzeramento di questa possibilità. La terza linea di intervento portata avanti dalla Giunta Fugatti è stata per Tonini la scelta di non agire sull’offerta per privilegiare invece la domanda. Secondo il consigliere non si possono giudicare inutili o da visionari gli interventi finalizzati a una profonda ristrutturazione delle aziende pubbliche e private perché diventino più produttive e competitive sul mercato. Agire sull’offerta significa infatti aumentare il tasso di crescita potenziale dell’economia, ma quest’obiettivo non è mai stato perseguito dall’esecutivo perché questa è una politica che ha bisogno di tempo e non di interventi semestrali. Su questo punto è emersa per Tonini la principale distanza politica con la minoranza. Il risultato è che oggi abbiamo un governo provinciale che ha affrontato sì le emergenze ma non si è dato un programma di riforme, a cominciare da quella della macchina amministrativa della Provincia, per risolvere problemi che sono strutturali. Riforme che non sono state messe in campo perché hanno bisogno sia di tempo e di superare anche i limiti della legislatura in corso, sia di disponibilità al dialogo politico, che la Giunta ha dimostrato di non avere ma senza il quale non si possono realizzare riforme strutturali.

Masè: manovra prudente e migliorabile con le proposte emerse dalle audizioni
Secondo la consigliera quest’ultima manovra obbedisce giustamente a un approccio prudenziale anche perché la Giunta, come dimostra anche questo bilancio, ha faticato e fatica a coprire tutte le proprie competenze con risorse che non sono più quelle di un tempo. Questo richiede per Masè un cambio di paradigma ormai necessario, al quale anche in futuro bisognerà abituarsi. Tuttavia per la consigliera la manovra non è improntata al pessimismo perché interviene con misure a favore della natalità, della conciliazione famiglia lavoro e delle genitorialità dirette non solo a sostegno delle donne e dei loro diritti ma anche della crescita del Pil. Masè ha poi sottoposto all’assessore Spinelli alcune proposte emendative emerse dalle audizioni effettuate dalla Commissione sul bilancio. La prima del Coordinamento imprenditori per chiedere alla Giunta interventi a favore delle aziende escluse dal beneficio del credito d’imposta con cui fronteggiare il caro-energia. La seconda per incentivare con una norma sull’Imis i proprietari ad affittare gli alloggi inutilizzati e ad invogliare la permanenza dei commercianti nei piccoli negozi dei centri storici abbandonati a causa dei canoni troppo alti. La terza per dare alla Federazione dei vigili del fuoco il tempo di definire precisamente quale ruolo ulteriore rispetto a quello del vigile complementare potranno avere i volontari over 65 richiamati in servizio. La quarta per valutare la necessità o meno di una modifica della legge 23 del ‘92 sulla semplificazione e la partecipazione all’azione amministrativa provinciale per adeguare la norma alla legge nazionale. La quinta per stimolare Coperfidi a un intervento che sostenga i consorzi irrigui e di miglioramento fondiario penalizzati dalla crisi. La sesta per rafforzare l’organico di Apria in modo da favorire e anticipare attraverso il servizio di sportello, rispetto all’entrata in vigore dei decreti Arera, il processo istitutivo delle comunità energetiche alle quali i Comuni e le Comunità di valle del Trentino sono interessate. La settima per potenziare l’ufficio del Runts (Registro unico del terzo settore) perché rispondere alle esigenze delle tante associazioni di volontariato del Trentino, sia Odv (organizzazioni di volontariato) che Aps (Associazioni di promozione sociale), messe in grave difficoltà dalla nuova legge nazionale sul Terzo Settore che rischiano di morire.
La replica di Spinelli: puntiamo a una sana logica del guadagno privato contro l’insana logica della copertura delle perdite private con il sistema pubblico.

L’assessore ha risposto a Zanella richiamando il problema dei costi aggiuntivi e del maggior carico di oneri per Provincia. “L’autonomia trentina – ha osservato – non riguarda solo l’amministrazione provinciale ma chiama in causa tutte le componenti della comunità, chiamate anch’esse sia a mettersi in discussione sia a dare un contributo di analisi e propositivo per affrontare e risolvere i problemi. Evitando di chiedere sempre e solo rimborsi a piè di lista”. Spinelli ha ricordato le risorse messe a disposizione dai fondi nazionali ed europei con volumi finanziari eccezionali da utilizzare per investimenti nel prossimo triennio, che implementano il bilancio provinciale anche dal punto di vista progettuale. Secondo l’assessore oggi al Trentino “serve una sana logica del guadagno privato” con quel che ne deriva per la Provincia in termini di gettito fiscale e sulla quale la Giunta sta scommettendo contrastando “l’insana logica della copertura delle perdite private con il sistema pubblico che garantisce tutto sempre e comunque”. In questa direzione – ha anticipato –, per sviluppare la crescita delle imprese e la loro partecipazione al libero mercato, andrà la riforma della legge unica sull’economia in arrivo nella primavera prossima. Spinelli ha poi rivendicato la validità dei provvedimenti che la Giunta intende portare avanti anche con questo bilancio per promuovere la natalità (“oggi ogni 1000 bambini che nascono nel mondo solo 3 nascono in Italia), calata perché in passato non sono state messe in campo politiche adeguate, e sul bonus energia che è stato sottoposto a un criterio di reddito nel caso dei 180 euro. Ha poi fornito a Rossi l’elenco dettagliato chiesto dal consigliere delle opere da realizzare per le Olimpiadi del 2026 con i relativi stanziamenti. Sul come rimpiazzare l’effetto del superbonus 110% ha sottolineato che “il punto è come strutturare il mercato degli operatori edilizi del Trentino, quasi nessuno dei quali oggi è competitivo al di fuori dei confini provinciali”. L’assessore ha rivendicato i risultati positivi prodotti dal Fondo Housing Sociale, che ha stimolato il mercato edilizio, gli investimenti previsti dalla Giunta sulle grandi opere. Ha poi risposto alle osservazioni di Tonini ribadendo che le difficoltà incontrate dalla Giunta hanno ostacolato la messa in campo di interventi di medio-lungo periodo anche per l’impreparazione del sistema pubblico ad emergenze ed eventi avversi di queste dimensioni. Sulle politiche a sostegno dell’offerta ha evidenziato il problema di come intervenire a questo livello e ribadito la scelta di concentrare le risorse pubbliche a favore di chi cresce e produce ricchezza disincentivando chi invece attende solo la copertura della Provincia. In ogni caso – ha aggiunto – è in cantiere la riforma della legge unica sull’economia mentre per rilanciare l’amministrazione pubblica la Giunta intende incentivare i percorsi di crescita professionale e l’efficienza delle prestazioni. A tutte le richieste di emendamento proposte da Masè ha risposto che saranno oggetto di attenta valutazione della Giunta.
L’esame degli articoli e degli emendamenti della Legge Collegata
La Commissione è poi passata all’esame dei singoli articoli e dei relativi emendamenti del ddl 166 che reca la Legge Collegata alla manovra di bilancio 2023. Prima della sospensione dei lavori sono stati approvati 10 dei 18 articoli del provvedimento e quasi tutti gli emendamenti presentati. Sull’articolo 4 relativo che prevede la possibilità di realizzare in alternativa ai percorsi di alta formazione oggi offerti dalla Provincia i percorsi di istruzione tecnologica superiore in linea con la riforma introdotta a livello nazionale, Rossi e Tonini hanno motivato il loro voto di astensione osservando che sarebbe stato più corretto proporre questa modifica, che tocca anche aspetti di sistema, con un apposito disegno di legge. L’unico emendamento respinto dalla Commissione è stato quello aggiuntivo proposto in qualità di consigliere di maggioranza da Walter Kaswalder, che propone di consentire la rieleggibilità per una sola volta dei componenti del Corecom a partire dalla fine del prossimo quinquennio, quindi dal 2028 in poi (la modifica della legge non riguarderebbe quindi gli attuali membri dell’organismo). Contro l’emendamento si sono espressi Rossi, Marini e Zanella che ne hanno contestato l’ammissibilità rispetto a un articolo della legge collegata, il 4, che riguarda la scuola e la formazione professionale. La presidente Masè ha giudicato ammissibile l’emendamento anche in base alla valutazione dei servizi competenti del Consiglio provinciale, ma ha anche dichiarato la volontà di astenersi su questa proposta, bocciata proprio con questa sua scelta avendo per il resto ottenuto 4 voti a favore e 4 contrari.

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