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LETTERE AL DIRETTORE

DORI (PRESIDENTE PAT CONSULTA SALUTE) * WELFARE, « CLIMA INQUINAMENTO AMBIENTE E SANITÀ, SONO ELEMENTI FORTEMENTE CONNESSI »

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10.26 - giovedì 10 novembre 2022

Ambiente e salute fortemente connessi –  Da qualche giorno si è aperta a Sharm El-Sheikh si è aperta la conferenza mondiale sui temi climatici che attanagliano il Pianeta e fra i tanti problemi sul tappeto ve ne uno che in qualche modo rischia di rimanere sotto traccia nonostante la recente dichiarazione fatte dal segretario generale dell’Onu Antònio Guterres: senza “un patto per il clima si rischia il suicidio collettivo”.

Questa dichiarazione, apprezzabile per la sua sintetica chiarezza, riporta all’attenzione di tutti un tema autentico: salute e ambiente rappresentano, dentro il contesto delle criticità legate al riscaldamento della terra, una vera emergenza. Verso la fine di ottobre la Commissione internazionale Lancet, istituita nel 2017 per studiare gli impatti esistenti fra inquinamento e salute, ha pubblicato un suo rapporto dal quale risulta che 6,5 milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento causato dall’abuso di combustibili fossili e il 90% di queste morti avviene nei Paesi in via di sviluppo.

I decessi causati dai fattori legati al rischio ambientale sono costantemente aumentati raggiungendo il dato sconcertante di oltre il 66% nell’anno 2000. L’uso di combustibili fossili carbone, petrolio, gas naturale hanno peggiorato la salute globale causando attraverso l’aumento delle temperature anche un conseguente aumento della fame nel mondo che ha colpito ancora una volta in modo significativo i paesi più poveri e in via di sviluppo e interessando ben 98 milioni di persone.

I modelli epidemiologici studiati confermano un aumento dei decessi annuali legati direttamente al calore che sono passati da 187.000 all’anno nel periodo 2000 – 2004 a una media annuale di 312.000 nel periodo 2015 -2020. L’inquinamento atmosferico causato dalla combustione di carbone, petrolio e gas, oltre che essere alla base del riscaldamento globale del Pianeta Terra, genera il rilascio nell’aria di particelle inquinanti che sono la causa di circa 1,2 milioni di morti all’anno (morti di fatto evitabili). Fra le cause di tali decessi primeggiano I processi di combustione e gli scarichi delle automobili che danno origine all’asma nei bambini e problemi cardiaci nella popolazione adulta.

I modesti progressi sin qui attuati contro l’inquinamento rispetto alle conseguenze prodotte sulla salute umana sono risultati piuttosto modesti e decisamente molto scarsi nei paesi a basso reddito dove peraltro l’inquinamento è in proporzione decisamente più grave. E’ ormai chiaro a molti che il tema della salute rimane fortemente connesso e intrecciato con i temi legati all’inquinamento, alla perdita di biodiversità e alla crisi climatica. Per affrontare sistematicamente o meglio aggredire tale problematicità è necessario oggi più che mai che all’interno della conferenza Cop27 emerga con forza una interazione profonda tra il mondo della scienza e quello della politica. E’ necessaria una azione globale che si sappia coordinare all’interno di programmi di politica ambientale e sostenibilità.

Il Rapporto Lancet indica tra le altre cose alcune azioni necessarie: una riduzione coordinata della produzione con la rimozione dei sussidi ai combustibili fossili; la istituzione di una tassa globale sul carbonio che aiuti e finanzi la transizione ecologica verso l’obiettivo del dimezzamento delle emissioni entro il 2030 riservando una particolare attenzione ai paesi più economicamente vulnerabili. A tale proposito nel Rapporto si afferma: “ intervenire sull’estrazione potrebbe essere più accettabile socialmente che intervenire sulla domanda di energia, anche perché ci sarebbe la percezione che i costi della crisi sarebbero sulle spalle delle aziende e non su quelle del cittadini”.

Sul fronte della salute sia delle persone che del pianeta rimane quindi centrale la lotta all’inquinamento prodotto dai principali fattori inquinanti e la conseguente transizione verso la produzione di energia pulita e rinnovabile e eco-sostenibile. Mettere al centro la salute delle popolazioni aiuta a percepire meglio e con maggior chiarezza quale debba essere la strada da intraprendere per il bene di tutti e del Pianeta.

 

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Renzo Dori
Presidente Consulta provinciale per la Salute

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