Slitta alla tornata consiliare di metà aprile il voto in aula per la nomina della nuova terna di componenti dell’Autorità provinciale per le minoranze linguistiche. La Conferenza dei capigruppo, nuovamente riunita dal presidente Walter Kaswalder nel primo pomeriggio, ha preso atto che ci sono 4 indicazioni (3 di maggioranza e 1 di minoranza) per 3 sole nomine, che richiedono una maggioranza dei due terzi e quindi il voto di 24 consiglieri su 35. Sara Ferrari è tornata a dire senza mezzi termini che due dei tre nomi proposti alle opposizioni risultano targati politicamente, una tesi per niente condivisa da Luca Guglielmi, tant’è che il consigliere ladino – con Mara Dalzocchio – ha anche abbandonato i lavori della capigruppo.
Il presidente Kaswalder ha rivendicato ancora una volta – per parte sua – di avere sentito le amministrazioni locali mochene e cimbre e di avere semplicemente recepito le loro indicazioni. Alex Marini, cui ha dato poi ragione anche Paolo Zanella, ha colto l’occasione per affermare che la legge istitutiva dell’Autorità dovrebbe essere rivista: si dovrebbe prevedere un passaggio in aula consiliare della relazione annuale dell’Autorità (come accade per il difensore civico) e sarebbe molto opportuno anche nel presente passaggio poter ascoltare in Consiglio il presidente Dario Pallaoro, che passa la mano dopo ben 7 anni di mandato.
La Conferenza dei capigruppo si è conclusa con l’annuncio da parte di Kaswalder d’una nuova richiesta di comunicazioni all’aula avanzata dalle minoranze e rivolta alla Giunta: nella prossima tornata di lavori si vuole sentire dall’assessore Mario Tonina un punto sull’attuazione del piano energetico provinciale. Il presidente Kaswalder ha detto che le comunicazioni saranno evase a fine ordine del giorno di aprile, a valle dei tanti disegni di legge in attesa di trattazione.