In Bosnia sulle tracce di una storia comune, all’insegna della cooperazione culturale ed economica. È partita oggi la missione del Presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder e di un componente della Conferenza dei consultori per l’emigrazione trentina alla Bosnia Erzegovina, in visita alle istituzioni locali e all’associazione dei cittadini di origine italiana “Rino Zandonai” e del Circolo Trentino di Tuzla, oggi la terza città bosniaca dopo Sarajevo e Banja Luka.
L’invito da parte dei membri delle comunità italiana e trentina alla Giornata della cucina italiana di Tuzla, giunta ormai alla 13ma edizione che si celebra il 3 settembre prossimo, sarà l’occasione per incontrare Svjetlana Zamboni, Presidente del Consiglio comunale di Maglaj, Edin Dlic, Sindaco di Lukavac, il sindaco di Tuzla Jasmin Imamovic e il primo Ministro del Governo del Cantone di Tuzla Irfan Halilagic.
Fondata nel 1993, l’Associazione dei cittadini di origine italiana Rino Zandonai e il Circolo Trentino di Tuzla, riunisce circa 300 cittadini con antenati emigrati in Bosnia fin dal lontano 1880. Dispone di una biblioteca e realizza attività volte a preservare le tradizioni, la cultura, la lingua e le usanze delle loro origini. L’associazione è promotrice assieme ad altri di una cooperazione tra le Regioni del Cantone di Tuzla e la Provincia di Trento che si formalizzerà nella sottoscrizione di un protocollo con l’obiettivo di rafforzare e garantire legami di solidarietà, amicizia e cooperazione, stabilendo contatti a livello internazionale rispetto ai valori europei e progetti nell’ambito delle rispettive competenze.
Abbiamo una storia comune – ha commentato il presidente del Consiglio – e profondi legami culturali che sarebbe un peccato non valorizzare nell’ambito una collaborazione sul piano culturale e economico.
Al rientro in Trentino, previsto per domenica, i rappresentanti delle istituzioni trentine si fermeranno a Stivor, piccolo villaggio nei boschi della Repubblica di Srpska nel cuore della Bosnia, che ospita tutt’oggi una comunità di circa 400 abitanti di origine trentina che a distanza di oltre un secolo, conservano tuttora intatte tradizioni e cultura della terra di provenienza.