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CISL MEDICI – TRENTINO * REPLICA AD ASSESSORE SEGNANA: « RIENTRANO TRA I SUOI RISULTATI POSITIVI ANCHE LO SCIOPERO ED UNA VERTENZA VINTA DAL SINDACATO SULLA AFT DI TRENTO? »

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18.31 - domenica 28 luglio 2019

Prendiamo atto, dalle dichiarazioni pubbliche di oggi dell’Assessore alla Salute Segnana, che ella parte dai risultati positivi del suo mandato. Rientrano tra i suoi risultati positivi anche lo sciopero ed una vertenza vinta dal sindacato della medicina generale sulla AFT di Trento? Altri risultati da cui partire,sinceramente, fino ad oggi non ne vediamo.

Che il nuovo corso sanitario della Provincia, non sia più aumentare il numero di medici di continuità assistenziale (ex guardie) nelle valli, a contatto con la popolazione più bisognosa di aiuti sul territorio, concertandolo con i Sindacati ,ma mettere in piedi un’ ulteriore Centrale operativa telefonica (l’ultima propostaci costava 4 milioni di euro) magari per la quale l’Assessore sente il bisogno di discuterne con infermieri ed Ordine dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri, non ci sembra un gran risultato.

Come non ci è sembrato un gran risultato chiedere il solo nostro aiuto per mandare le guardie di Trento in carcere proponendo un aumento stipendiale di 0.50 centesimi all’ora.

Ricordiamo poi che nel contratto della Medicina generale qualsiasi Centrale operativa della continuità assistenziale è di competenza della contrattazione dei sindacati della medicina generale, secondo quanto previsto dall’attuale accordo collettivo, ai sensi del D.to legislativo n.502.

Pur comprendendo gli sforzi che sta facendo l’Assessore alla salute della Provincia Autonoma di Trento per dimostrare il bicchiere mezzo pieno, rimaniamo dell’idea che esso sia da tempo completamente vuoto.

E la sua carenza di contenuti sembra riferirsi alla mancanza di un progetto per la nostra categoria e dall’assenza completa di dialogo con i soggetti giuridicamente preposti alle soluzioni per la medicina generale privilegiando unicamente chi puo dare opinioni e punti di vista assolutamente qualificati e dignitosi ma non certo preposti a strutturare soluzioni nuove contrattuali, come si evidenzia, infatti, dai continui strappi alle regole ed alle norme istituzionali che sottendono ad essi,stigmatizzate anche dai giudici.

Non crediamo serva ricordare ad alcuno che l’unico soggetto autorizzato per legge a firmare qualsiasi cambio del contratto attuale dei medici di continuità assistenziale non è l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, nè gli infermieri, bensì i sindacati della medicina generale, anche nelle forme di collaborazione con altri soggetti sanitari.

 

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Dottor Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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