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CISL MEDICI – TRENTINO * PAOLI, « CITTADINI IMBESTIALITI PERCHÉ NON INVIAMO CERTIFICATI INPS SULLA BASE DI CERTIFICATI DI ISOLAMENTO E QUARANTENA CHE DOVREBBERO ARRIVARE DA APSS, SI VA VERSO L’AGITAZIONE SINDACALE »

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11.56 - venerdì 21 gennaio 2022

Consta segnalare alla popolazione trentina che questa mattina larghe zone del Trentino non sono raggiungibili, con la telematica, dai propri medici di base. I quali fanno fatica a fare pervenire alle farmacie le ricette telematiche e le impegnative a chi ha il Trec. Qualcuno di noi è stato aggredito verbalmente se non di peggio. Molti revocano il medico con un solo click sul Trec mentre sarebbe legale solo andando in APSS e firmando con firma autenticata o digitale.

E’ inutile che arrivino sms, whatsapp, mail da parte dei cittadini imbestialiti perché non inviamo certificati Inps sulla base di certificati di isolamento e quarantena che dovrebbero arrivare da Apss e che invece non arrivano a noi.

E’ inutile che alcuni cittadini, non esonerati ma anche esonerati continuino a minacciare i nostri medici di querela perché cosi gli avrebbe suggerito il datore di lavoro.

E’ inutile che anche gli avvocati per se stessi e i propri figli minaccino di querelare i medici di base, inviare lettere di protesta all’Ordine, chiedere il disciplinare, minacciare esposti alla Procura, perché non rispondono al telefono per informazioni che dovrebbero dare al numero verde le strutture aziendali dal momento che ci sono medici trentini che, in media, attualmente, fanno sessanta visite ambulatoriali al giorno, 120 sms li ricevono sul telefonino e devono rispondere, 40 sono le telefonate di pazienti inviperiti e molto altro accade che non vogliamo qui enunciare.

I certificati Inps inviati giornalmente sono decine e decine dallo stesso medico per non parlare di tamponi e certificazioni che sarebbero di competenza aziendale.

E’ inutile che i cittadini si ribellino al fatto che il medico di famiglia non fa tamponi, perché è apss che in molti distretti non li sta dando come previsto dai nostri accordi, nonostante siano arrivati da parte della protezione civile in Trentino già da martedì.

E’ inutile, in definitiva, che si dia colpe ai medici di medicina generale su interruzione di servizio pubblico che non dipende da loro ma dalle inefficienze attuali dell’APSS, incapace anche solo di connettersi con noi e aiutare coloro che chiedono aiuto. Abbiamo già inviato pec all’APSS per fare presente questo ma non abbiamo mai ricevuto risposta adeguata.

Attendiamo poi ancora il modulo di attivazione dei gruppi integrati, a distanza di tre mesi, e non possiamo ancora neppure avere le segretarie che dovevano filtrare il nostro lavoro.

Pertanto stiamo procedendo all’attivazione dello stato di agitazione della categoria e nelle prossime giornate avvieremo le consultazioni con la nostra base per dichiarare lo stato di agitazione sindacale.

Forse scioperando i cittadini si accorgeranno quanto importante è il nostro rapporto fiduciario con loro.E se non lo capiranno ce ne faremo una ragione stando noi a casa a riposare. Non ne possiamo più di fare attività non compresa nel nostro contratto di lavoro attuale.

 

*
Dr. Nicola Paoli
Segretario Generale Cisl medici del Trentino

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