Esenzione canoni mercatali, Cia (FdI): “La Provincia fermi i Comuni che aggirano la norma provinciale”.
Nel corso della discussione del Ddl n° 96/XVI è stato approvato un emendamento per esentare i titolari di concessione di posteggio dal pagamento del canone per l’occupazione delle aree e dagli spazi destinati ai mercati. Tale provvedimento, se da un lato dà risposte concrete alla categoria dei venditori ambulanti, particolarmente penalizzata dalle restrizioni imposte per contrastare la pandemia, dall’altro non va ad incidere sui bilanci comunali in quanto la Provincia autonoma di Trento si sostituisce agli ambulanti nel pagamento di detto canone.
Nonostante ciò, è giunta notizia allo scrivente che in alcuni Comuni trentini tale provvedimento rimarrebbe sostanzialmente non applicato in quanto agli ambulanti viene richiesto il pagamento – in sostituzione dei canoni per l’occupazione sopracitati – di un canone posteggio legato all’occupazione temporanea di suolo pubblico. Questa operazione finisce per annullare tutti i benefici intesi dalla norma provinciale.
Sorge naturale chiedersi come si comporterà la Provincia nei confronti di questi Comuni per evitare che simili azioni diventino consuetudini. In questi casi si dovrebbe applicare il principio secondo il quale – laddove la norma non trova piena applicazione – la parte che viene richiesta agli ambulanti come “canone posteggio” venga sottratta dai rimborsi provinciali verso i Comuni.