Ieri si è conclusa la terza settimana di sciopero in Sicor. La resistenza dei lavoratori e delle lavoratrici Sicor trova appoggio nella solidarietà delle fabbriche di Rovereto come Pama, Dana, Bonfiglioli e Metalsistem e pian pian sconfina e si allarga alle altre, dalla Dana di Arco, Siemens di Spini di Gardolo per arrivare alla Ebara di Cles. Sulle note di Vasco e nel silenzio dell’azienda si alza il coro dei metalmeccanici che retoricamente “vogliono trovare un senso a questa storia, ma questa storia un senso non ce l’ha”.
Partiti alle 6 della mattina del 20 luglio con la prima assemblea sciopero non si sono mai arresi alla decisione unilaterale dell’azienda di assorbire i superminimi collettivi e cancellare la 14esima, quando alle spalle avevano già un premio non più rinnovato.
La contrattazione di secondo livello non è un regalo, è un’ eredità di chi anni prima ha fatto ore di sciopero per conquistarsela ed è una responsabilità per tramandarla a chi verrà dopo.
Le due settimane di ferie che seguiranno servono a tutti. Ai lavoratori per riposare e riprendersi, all’azienda per fare una riflessione seria e ritirare la disdetta, al sindacato per mobilitare, se nulla cambiasse, altre aziende e non escludere la via legale.
Un grande grazie a tutti coloro che hanno scelto di stare dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici Sicor!
#resistenzalavoratorisicor#
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Aura Caraba
Fiom CGIL del Trentino