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ANITA * TRANSITO BRENNERO: « L’AUSTRIA RISPETTI LE REGOLE COMUNITARIE, NESSUN INQUINAMENTO ATMOSFERICO LUNGO L’ASSE VIARIO »

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09.58 - venerdì 28 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Controversia transito Brennero: L’Austria rispetti le regole comunitarie, nessun inquinamento atmosferico lungo l’asse del Brennero

Nel comunicato stampa sulla controversia per il transito sul Brennero la Presidente della Commissione Von der Leyen afferma che il traffico di camion sul corridoio del Brennero è aumentato drasticamente e che bisogna prendere sul serio le preoccupazioni dei tirolesi riguardo l’inquinamento atmosferico.

“Il numero dei mezzi pesanti in transito lungo l’asse del Brennero non aumenta già da qualche anno ed anzi nel 2023 si registra una diminuzione di oltre il 5% del volume complessivo di traffico, inoltre, tutte le stazioni di rilevamento della qualità dell’aria lungo il corridoio autostradale tirolese dimostrano che la qualità dell’aria è in linea con i limiti imposti dalle normative europee. Né la presenza di Nox né quella del particolato PM10 ha superato in nessun giorno degli ultimi tre anni i limiti imposti dalla legge” – dichiara Thomas Baumgartner, delegato di ANITA per le questioni del Brennero.

Ci sono dunque tutte le ragioni per eliminare i divieti discriminatori imposti unilateralmente dall’Austria e contrari al principio europeo della libera circolazione.

“Se ogni regione in Europa si comportasse come il Tirolo e vietasse il traffico di transito a discapito del proprio traffico di partenza e di destino, il mercato unico non funzionerebbe più e il disegno europeo dei suoi padri fondatori naufragherebbe” – aggiunge Baumgartner.

ANITA propone da tempo di eliminare il divieto notturno e il doppio pedaggio autostradale imposto di notte in Tirolo, nonché i divieti del sabato mattina per diluire il traffico pesante su tutto l’arco della giornata e su più giornate. In questo modo, il sistema di dosaggio che viene imposto diventerebbe superfluo e si eviterebbero i giornalieri incolonnamenti anche fino a 50 km, con beneficio per l’ambiente, per la sicurezza stradale e per le condizioni di lavoro degli autisti.

“Siamo favorevoli al trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, purché ciò non avvenga attraverso provvedimenti coercitivi, in contrasto con il principio della libera circolazione delle merci in ambito unionale.” – ha concluso Baumgartner.

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