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MANICA (PD) – INTERROGAZIONE * CONCERTO VASCO ROSSI: « LIGNANO SABBIADORO BATTE TRENTO, IL COMUNE FRIULANO HA STANZIATO 134 MILA EURO, A CARICO DEGLI ORGANIZZATORI I SERVIZI DI ALLESTIMENTO E RISCHIO D’IMPRESA »

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05.07 - venerdì 28 gennaio 2022

Interrogazione a risposta scritta n. 3402

LIGNANO BATTE TRENTO

Premesso che non sono le forze politiche di minoranza ad enfatizzare il concerto di Vasco Rossi, previsto per il prossimo mese di maggio, ma la stessa Giunta provinciale, la quale annette all’evento una funzione di strategica rilevanza, per il futuro, non solo dell’area San Vincenzo, bensì delle politiche turistiche e culturali dell’intero Trentino, almeno stando alle sempre altisonanti dichiarazioni rese in più circostanze.

A fronte di tutta quest’enfasi, spiace però osservare qualche atteggiamento di natura renitenze nel rivelare dati, costi e realizzazioni legate al concerto, divenuto ormai il simbolo caratterizzante di questa Legislatura a traino leghista, dove l’autonomia sta perdendo le sue caratteristiche di dinamicità, in favore di un profilo più rock, come si conviene ad una Amministrazione giovane e grintosa.

Ciò posto, è opportuno qui ricordare come con l’interrogazione n. 3292 dello scorso 6 dicembre, il sottoscritto poneva l’accento sull’evidente sproporzione fra le condizioni contrattuali sottoscritte dalla Provincia e quelle firmate dal Comune di Modena per il concerto di Vasco Rossi di due anni fa. Il dato emergeva da una articolata disamina svolta dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo dell’uso della macchina provinciale e delle istituzioni, ponendo in risalto l’inaccettabile utilizzo emergenziale, perché altrimenti non si giustificherebbe, della Protezione Civile, oppure il promesso conferimento dell’onorificenza del “Trentino dell’anno”, peraltro presumibilmente creata “ad hoc” per quest’occasione e via elencando.

Con l’ineffabile aplomb che contraddistingue le scarse tempestive risposte della Giunta provinciale, la stessa rispondeva qualche settimana dopo all’interrogazione, sottolineando l’incomparabilità dei due eventi fra loro ed evidenziando come il concerto di Modena era nato dalla volontà dello stesso cantante di celebrare in tal modo i suoi quarant’anni di carriera, mentre l’appuntamento di Trento è frutto di una scelta politica volta a realizzare – ed inaugurare quindi con questa esibizione – una nuova area per grandi eventi. Tralasciando di evidenziare come, per stessa ammissione della Giunta provinciale, l’allestimento già avviato avrà natura del tutto provvisoria, posto che per renderlo definitivo occorrerà una variante urbanistica specifica. Competenza questa comunale e non provinciale.

Nessuna grande “Trentino Music Arena” quindi per maggio, ma solo un’area provvisoriamente adibita all’ospitalità di Vasco Rossi, in un palese rovesciamento della realtà. Ma proviamo a sorvolare anche su questo. Immaginando in buona fede la Giunta provinciale proviamo a superare il paragone, che rimane impietoso, fra l’esibizione di Modena e quella prevista a Trento. Nell’anno 2019 risulta che Vasco Rossi abbia però tenuto un altro concerto a Lignano Sabbiadoro, con caratteristiche perfettamente speculari a quelle di Trento, in quanto costituito da una serata di “sound-check” riservata ai fans e da una serata successiva, identificata come “data zero”, per il tour musicale successivo.

Questa volta crediamo proprio di non sbagliare paragone, peraltro certi di non averlo sbagliato nemmeno prima: due città abbastanza piccole, ovvero Trento e Lignano Sabbiadoro; due eventi caratterizzati da medesima impostazione e due “date zero” di avvio della circuitazione per altri concerti sul suolo nazionale.

Abbiamo quindi verificato l’organizzazione di Lignano Sabbiadoro e ne è emerso, dai quattro atti amministrativi adottati in proposito dalla locale Giunta comunale (deliberazioni n. 19 d.d. 30.01.2018 – n. 150 d.d. 17.05.2018 e n. 152 di pari data – n. 119 del 7.05.2019), un quadro così riassumibile:

1) la manifestazione risulta di “notevole interesse per l’Amministrazione comunale, in considerazione della rilevanza di promozione turistica a livello nazionale della località di Lignano Sabbiadoro” e pertanto il Comune stanzia la somma di euro 110.000,00.= al netto dell’IVA, per un esborso finale totale pari ad euro 134.200,00.=;

2) a carico degli organizzatori – e quindi non dell’ente pubblico – rimangono tutte le questioni afferenti la produzione, la promozione, i servizi di allestimento, la sicurezza ed il rischio d’impresa;

3) il Comune di Lignano Sabbiadoro fissa i costi di vendita dei biglietti entro limiti che vanno da un minimo pari a 40,00.= euro a biglietto ad un massimo rispondente alla cifra di euro 60,00.= a biglietto.

4) il Comune quantifica anche il valore dei beni mobili ed immobili messi a disposizione gratuita dell’organizzazione: 13.043,28 euro per l’utilizzo di beni mobili o risorse dell’amministrazione (quali transenne o personale interno) e 22.426,82 euro per l’uso gratuito dello stadio.

Davanti a queste chiare ed inequivocabili condizioni, poste dall’ Amministrazione comunale e non imposte da terzi, il Comune stabilisce poi che il concerto di prova (“soundcheck”) debba consistere in un concerto riservato esclusivamente agli iscritti ad un Fans Club di Vasco Rossi denominato “Il Blasco”, purché in possesso di regolari titoli di ingresso per il concerto vero e proprio successivo.

Infine, con altro atto, la Giunta comunale concede l’assenso al posizionamento di nove punti di somministrazione e/o commercio temporaneo all’interno dello stadio “G. Teghil” dove si tiene il concerto e di altri cinque punti di somministrazione e/o commercio all’esterno di tale struttura sportiva ed infine altri due punti presso l’area mercato di Lignano Sabbiadoro ed un punto all’incrocio fra le due principali strade del centro cittadino. A carico del Comune di Lignano Sabbiadoro e di enti ad esso collegati non risulta assolutamente altro.

Ora, pur volendo fare tutti i possibili sforzi di attestazione della buona fede della Giunta provinciale, pare proprio difficile fare un paragone credibile fra due eventi peraltro praticamente uguali. Non è questione di opinioni, ma di dati: a Lignano in totale la spesa per le casse pubbliche è pari a 134.200,00.= euro, mentre a Trento per la sola ospitalità dell’intera troupe di Vasco Rossi si è prevista una spesa pari a 300.000,00.= euro, cioè una cifra con la quale a Lignano avrebbero sostenuto qualcosa di più di due concerti.

Può ben darsi che le opposizioni siano prevenute e che insistano nel guardare con occhio malevolo questa proposta, ma i dati parlano da sè. Se a Lignano l’ Amministrazione pubblica non si è accollata nessun rischio d’impresa, né costi di ospitalità, né onorificenze varie, né mostre celebrative dal costo presunto di 100.000,00.= euro, né targhe commemorative, ma si è limitata all’erogazione di un normale contributo, a Trento forse si è un po’ strafatto, posto che il costo finale a carico della Provincia è composto da: lavori di approntamento dell’area; ospitalità per tutto lo staff tecnico-artistico del cantante per una settimana circa; concessione gratuita di spazi pubblici per attività di somministrazione e commercio; spostamenti dell’artista in elicottero; conferimento di onorificenze e/o riconoscimenti all’artista; impegno all’acquisto di biglietti invenduti rispetto al tetto minimo fissato in 120.000 titoli di ingresso; realizzazione di una mostra “ad hoc”.

Se non bastasse l’Amministrazione di Lignano ha inteso rendere evidenti anche i costi assunti direttamente con le proprie risorse umane ed il valore dell’uso dei beni comunali. Sarebbe piuttosto interessante una quantificazione analoga per quello che riguarda l’iniziativa trentina viste le molte strutture provinciali coinvolte in maniera pesante a partire dall’impegno imbarazzante della Protezione Civile. Complimenti vivissimi e senza alcuna ironia. Non c’è che dire: un vero affare! Soprattutto per il management dell’artista che è riuscito a strappare condizioni incredibili alla Giunta provinciale, al punto che il Trentino potrebbe pensare di mettere sotto contratto questi manager, affinché si occupino proficuamente di rendere remunerativi enti e settori in sofferenza a carico del bilancio provinciale.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

– per quali ragioni esiste un divario così macroscopico fra due eventi oltremodo simili, se non del tutto uguali; – quali sono le ragioni poste a sostegno del diverso stanziamento deliberato dalla Provincia autonoma di Trento, rispetto al Comune di Lignano Sabbiadoro, per una manifestazione pressoché identica;

– per quali ragioni la Provincia ha accettato la clausola del riacquisto, a suo carico, degli eventuali biglietti invenduti, mentre Modena ha addirittura guadagnato sui biglietti e Lignano Sabbiadoro ha stabilito un tetto massimo al costo dei biglietti, rendendoli così più appetibili sul mercato;

– se la Provincia procederà alla quantificazioni dei costi assunti direttamente quale uso di personale e messa a disposizione di beni; – come intende procedere la Provincia, a conclusione del previsto concerto, per rendere definitivo l’uso dell’area San Vincenzo al fine di ospitare futuri grandi eventi e quali di questi sono stati già eventualmente individuati. A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

 

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Cons. Alessio Manica

 

 

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