Oggi nel CDM sul Decreto Covid, auspico che il presidente Draghi voglia rivedere le aperture per i ristoratori solo all’aperto dal 26 aprile e l’orario del coprifuoco. Troppe le discriminazioni tra chi ha tavoli all’aperto e chi no con poche agevolazioni da parte dei sindaci per altro, magari sul silenzio assenso per l’occupazione del suolo pubblico. Ma soprattutto vi è una categoria di ristoratori che non può subire una ingiustizia palese e la concorrenza sleale oltre confine: è quella dei ristoratori delle zone montane che stanno morendo di fame e i cui clienti, solo all’esterno, morirebbero di freddo.
Penso al mio Alto Adige dove l’idea del Presidente della provincia Autonoma Kompatscher sul Green pass, andrebbe considerata una misura salvifica, pilota e virtuosa per tutto il resto d’Italia, che il CDM dovrebbe fare propria. Le zone di confine come la nostra o del Friuli Venezia Giulia, soffrono per altro la concorrenza dell’Austria che riaprirà tutto dai primi di maggio. I
l governo si batta per una omologazione delle norme in Europa ma soprattutto pensi alle migliaia di piccoli operatori montani che sono l’infrastruttura base del nostro turismo e anche per la salvaguardia dell’ambiente.
Bisogna mettere fine alla pericolosa idea che si sta facendo spazio tra le persone, che in Italia e in Europa possano esistere cittadini di serie B. Personalmente mi impegnerò per produrre emendamenti in soccorso delle categorie più svantaggiate.
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Michaela Biancofiore
Parlamentare FI e membro del coordinamento di presidenza