“La Provincia non si può permettere di mettere a rischio i propri insegnanti!” questo dichiaravano ancora il 9 ottobre scorso Marcella Tomasi della UIL FPL Enti Locali e Pietro Di Fiore della UIL Scuola RUA del Trentino.
Notizia di stampa di oggi della presenza di un’insegnante della Scuola infanzia positiva e molte sono le chiamate arrivate agli Uffici della UIL con richiesta d’indicazioni operative per la gestione di figli o altri parenti positivi.
Dalle tutte le Scuole, inoltre, giungono notizie di docenti e insegnanti posti in sostituzione di colleghi assenti positivi al tampone, il tutto senza che la Scuola (o le persone che la vivono) abbiano ricevuto segnalazione alcuna da parte degli uffici del Dipartimento Prevenzione dell’azienda sanitaria.
Ad oggi, purtroppo, nulla è stato ancora inviato come modalità operativa nelle Scuole sulle modalità di gestione delle assenze legate all’emergenza Covic-19, e solo lunedì prossimo, dopo molti solleciti, le OO.SS. della Scuola infanzia riusciranno ad avere un primo incontro con APSS: forse un po’ troppo tardi per tutelare al meglio personale e bambini.
Confusione anche sull’uso di DPI all’interno delle scuole (mascherine chirurgiche, FFP2, guanti) ed indicazioni di “non eccedere nel loro uso” (specialmente sui guanti).
“Assurdo che un datore di lavoro non rispetti le prescrizioni di sicurezza per i propri dipendenti, e ancora più grave che questo avvenga nel pubblico” dichiarano i sindacalisti. “Stiamo mettendo a rischio la salute delle lavoratrici e dei lavoratori della Scuola e delle loro famiglie, oltre a quelle di bambini e ragazzi che frequentano gli istituti nei vari ordini e gradi”.
“La Provincia deve intervenire subito fornendo indicazioni chiare sull’applicazione dei protocolli della sicurezza, che tanto ha voluto e adottato senza condivisione sindacale, e deve fornire adeguati DPI (dispositivi di protezione individuali) adatti ad affrontare la situazione d’emergenza”.
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Marcella Tomasi
Per la UIL FPL EE.LL
Pietro Di Fiore
Per la UIL Scuola RUA