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UIL FP – TRENTINO * FASE 2 COVID: TOMASI, « SERVIZI EDUCATIVI E SCUOLE INFANZIA, QUALE RIPARTENZA SENZA RISORSE? »

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13.58 - domenica 10 maggio 2020

Il dibattito sulla manovra emergenziale è stato caratterizzato da proposte e esortazioni, sia fuori che dentro l’aula.

Una di queste richieste, molto sentita dalle famiglie, è la ripartenza dei servizi educativi all’infanzia rappresentata dalla riapertura dei nidi per i bimbi 0-3 anni, e il dibattito sulla riapertura delle Scuole infanzia per i bimbi 3-6.

Abbiamo letto più cose sulla stampa, dalle lettere delle mamme (che comprendiamo benissimo!) che si chiedevano dove lasciare i figli in sicurezza visto il loro imminente rientro al lavoro, sia le proposte delle Cooperative sociali e delle Associazioni che gestiscono i nidi le scuole infanzia, con progetti di contingentamento di bambini e spazi all’aperto dove gestire le attività didattiche.

A domanda specifica delle Organizzazioni sindacali, rivolta all’Assessore Bisesti e agli Uffici provinciali preposti, ci è stato risposto che è tutto ancora al vaglio.

Ovviamente è comprensibile che un settore così delicato non venga riaperto senza una puntuale riflessione sulla sicurezza di Educatrici, Insegnanti, Cuochi, personale Ausiliario, e, ovviamente, quella dei bambini. Stupisce però che, malgrado le sollecitazioni sindacali e della Società civile, nemmeno 1 centesimo sia stato previsto nella manovra provinciale in discussione.

Anzi: le scarse risorse contrattuali, destinate al pubblico impiego che dovevano servire anche per incentivare nuove progettualità di questo settore, sono state destinate ad altre necessità (impossibile capire quali!).

Come faranno a ripartire le imprese se, pur beneficiando delle risorse messe in campo dalla Provincia, non riusciranno a far rientrare il proprio personale (in particolare, ahimè, quello femminile)?

Quale sostegno alla genitorialità se le famiglie dovranno arrangiarsi con le baby sitter?

Quale sostegno alle lavoratrici del settore socio educativo e scolastico (anche qui quasi tutte donne) se non prevediamo investimenti per rendere sicuro il settore?

Quale progettualità per i bambini che usufruivano dei servizi socio educativi e quelli iscritti alla Scuola infanzia?

Quale coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali che rappresentano il personale sulle progettualità che si stanno pensando per i due settori?

La UIL FPL chiede risposte.

 

*

Marcella Tomasi

Segretaria provinciale UIL FPL Enti Locali

 

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