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SETTIMANALE “ OGGI “ * IN EDICOLA IL PRIMO APRILE: « MATILDA DE ANGELI – CASO ARES – FILM LADY GAGA – MAURO ROMANO »

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17.29 - mercoledì 31 marzo 2021

MATILDA DE ANGELIS A «OGGI»: «HO UN FIDANZATO MA DEVO SENTIRMI LIBERA. SONO NATA LIBERA E SECCHIONA»

Matilda De Angelis si fa conoscere come non mai in un’intervista esclusiva a OGGI, in edicola da domani. Parla del suo nome ispirato alla Matilda di «Leon» interpretata da Natalie Portman, dell’adolescenza con «comportamenti autodistruttivi», degli esordi artistici («Inutile romanzare: quando vieni da una famiglia molto umile come la mia e il lavoro ti casca in testa, lo fai anche per soldi»), del problema dei brufoli («Ho qualche cicatrice di cui vado fiera perché sono la narrazione della mia battaglia. Tutti mi dicono che ho la faccia da bambola, ma non è così»).
La protagonista di Leonardo su Rai 1 si rispecchia nel personaggio di Caterina: «Aspiro a essere quel tipo di donna, con un lato femminile dolcissimo e premuroso però, allo stesso tempo, indipendente, determinata e resiliente alla vita che la piega ma non riesce a spezzarla».
Dice: «I miei genitori mi hanno insegnato la libertà in senso ampio». E quella libertà la difende. Parlando del fidanzato, il rapper Nayt, al secolo William Mezzanotte («un artista che ha una tecnica e una poetica pazzesche. In più è una persona straordinaria»), dice: «Se sono fidanzata non sono più libera? Eh no, che vuol dire? Io so’ sempre libera, ma ti pare!».
Sull’abuso di ritocchini di Nicole Kidman, sua partner in «Undoing», dice: «Lei è un bellissimo essere umano e per me può fare quello che vuole. Io invece fatico perfino a togliermi un pelo dalle sopracciglia, ho la fobia di tutto ciò che mi modifica la faccia e stento a truccarmi. Figuriamoci se penso alla chirurgia estetica!».

CASO ARES/L’AVVOCATO DI TARALLO A «OGGI»: «GLI CONVENIVA RINUNCIARE ALL’EREDITA’ DI LOSITO. NON L’HA FATTO PER FAR FRONTE AL FALLIMENTO»

Daria Pesce, avvocato di Alberto Tarallo, finito sotto i riflettori per il suicidio del suo compagno di affari e di vita Teodosio Losito, ha voluto fornire alcuni chiarimenti sull’intricata vicenda a OGGI, in edicola da domani, dopo la notizia diffusa dal settimanale dell’esistenza di una casa a Milano dove Losito avrebbe voluto trasferirsi. «Sì, Teo aveva preso una casa a Milano e l’aveva sistemata, ma non è vero che volesse andarsene da Roma o che volesse mettere fine alla storia con Tarallo. La loro era una relazione solidissima, andava avanti da vent’anni e sarebbe continuata ancora a lungo se non ci fosse stato il fallimento Ares». E continua: «Avevo consigliato a Tarallo di rinunciare all’eredità del compagno in quanto onerosa. In lui è però prevalsa la volontà di sistemare le cose. Il fallimento non è ancora chiuso e non esiste ancora una dimensione definitiva dei debiti dell’Ares. Il mio cliente ha già dovuto versare 850 mila euro per chiudere a saldo e stralcio una fidejussione bancaria da circa un milione e mezzo».
Nell’articolo OGGI rivela però che Losito a Milano aveva già trasferito la residenza.

FILM LADY GAGA/SYLVIE LUBAMBA A «OGGI»: «IO IN CELLA DUE MESI CON PATRIZIA REGGIANI: NON SI FACEVA MAI LA DOCCIA MA ERA SEMPRE PROFUMATA»

Sylvie Lubamba, la showgirl che con Patrizia Reggiani ha condiviso la cella per due mesi, dal novembre 2009 al gennaio 2010, rivela al settimanale OGGI, in edicola domani: «Mi ha impressionato quanto lei fosse a suo agio in carcere, quasi serena… Ripeteva spesso: non ho bisogno di nessuno. E, in effetti, rinunciava persino all’ora d’aria: o restava in cella o andava in biblioteca. Non veniva nemmeno a messa la domenica perché lo riteneva ipocrita. Tutte noi ci sfogavamo col cappellano, lei no».
Poi rivela: «In prigione c’è l’obbligo di far la doccia ogni giorno ma lei si è sempre rifiutata e le guardie ormai non insistevano più. Si lavava a pezzi nel lavandino che usavamo per cucinare e il mercoledì, quando usciva in permesso, faceva la doccia a casa e andava dal parrucchiere. Per lei condividere la doccia era impensabile ma era sempre in ordine e profumata. La cella era piccola, brutta e vecchia, col bagno alla turca, eppure quando piangevo lei mi guardava perplessa: “Perché piangi? Per me qui è come stare in albergo”».

MAURO ROMANO, SCOMPARSO NEL 1977/LA MADRE A «OGGI»: «HO VISTO LA STESSA CICATRICE SULLA MANO DELLO SCEICCO AL HABTOOR: È MIO FIGLIO»

Oggi, in edicola da domani, pubblica una foto scattata durante un evento mondano di cui è entrata in possesso Bianca Romano, mamma di Mauro, scomparso da Recale, in Salento, nel 1977 all’età di 6 anni. «È lui, è Mauro», dice. «Ormai ho pochi ricordi del mio bambino, ma non posso dimenticare il giorno in cui si bruciò la manina col ferro da stiro».
A “unire” Mauro e Mohammed Al Habtoor (che risiede a Dubai), oltre al sesto senso di mamma Bianca, anche l’età quasi sovrapponibile (Mauro è del 1970, Al Habtoor ufficialmente del 1968), e due segni particolari: entrambi hanno una cicatrice sul sopracciglio sinistro e una bruciatura sulla mano destra.
Intanto, sul fronte giudiziario, la Pm Stefania Mininni ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, che cristallizzano la dinamica sempre sostenuta dalla famiglia Romano: sarebbe stato Vittorio Romanelli, il barbiere del paese, a rapirlo e a consegnarlo a due uomini scesi da una macchina bianca. Romanelli è (stato) indagato per sequestro di persona.

 

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