Ieri sera, giovedì 18 marzo, su Retequattro, a “Dritto e Rovescio” è andato in onda un servizio con clamorose rivelazioni su una serie di potenziali conflitti d’interesse mai dichiarati da alcuni membri del Comitato Tecnico Scientifico, l’organo che da più di un anno consiglia il Governo su chiusure, limitazioni e zone rosse.
La trasmissione ha indagato sulle dichiarazioni di pubblico interesse compilate da ogni membro del Cts alla nomina e ha scoperto che alcuni membri avevano prestato consulenze, non dichiarate o dichiarate solo parzialmente, a società dell’ambito farmaceutico. In particolare, il professor Alberto Villani, membro del Cts fino a martedì 16 marzo, ha dichiarato nel documento ufficiale di non aver prestato consulenze ad aziende farmaceutiche, ma dai documenti in possesso della trasmissione risulta, invece, che negli ultimi anni ha percepito delle somme per consulenze, non dichiarate. Non solo: anche il professor Luca Richeldi, anch’egli ex membro del Comitato Tecnico Scientifico, avrebbe omesso di dichiarare tutte le consulenze potenzialmente d’interesse, così come il professor Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
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