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USB – UNIONE SINDACALE DI BASE / TRENTINO * CORTEI: « COMMERCIO ÜBER ALLES, ANCHE SOPRA LA COSTITUZIONE ED IL DIRITTO DI MANIFESTARE »

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17.39 - mercoledì 10 novembre 2021

Grave, gravissima la decisione del Governo di impedire i cortei nei centri città su ordine delle associazioni dei commercianti che lamentano perdite (Sic!!) ingenti e paventano un Natale senza shopping. Grave è il fatto che questo divieto sembra riguardare i cortei “no green pass” del sabato pomeriggio mettendo in campo il vero volto del potere che ha il solo obbiettivo di reprimere il DISSENSO.

Nessuno può sfuggire che si apre un’autostrada per estendere il divieto a tutti quanti risultino sgraditi a Draghi, ai suoi ministri e ai loro grandi elettori.
Il pianto dei commercianti, di cui sarebbe istruttivo andare a vedere le dichiarazioni dei redditi, viene utilizzato per giustificare una palese violazione costituzionale e per espellere le manifestazioni, anche quelle statiche, dalle piazze centrali della città che ospitano tutti i palazzi istituzionali, diventati così totalmente off limits.

Un vero e proprio ghigliottinamento della protesta, che verrà confinata ben lontano dai luoghi della decisione politica ed economica. L’articolo 19 della nostra Carta Costituzionale espressamente afferma che le manifestazioni sono libere, che possono essere organizzate previo semplice preavviso alle autorità di pubblica sicurezza, che le può vietare solo per motivi di ordine pubblico. Siamo quindi di fronte ad una palese e reiterata violazione dei principi costituzionali che, evidentemente, di questi tempi non godono di ottima salute.

Tutto ciò accade mentre si mette in campo una legge finanziaria molto pesante, vedi quota 102 per le pensioni sopra ogni altro pur grave provvedimento, mentre il carovita e l’inflazione iniziano a picchiare duro, mentre rientra dalla finestra il progetto di autonomia differenziata e contemporaneamente si vara un decreto concorrenza che privatizza tutto il privatizzabile.

L’uso strumentale dell’assalto alla sede della Cgil guidata da noti mazzieri fascisti ha fornito al governo e all’apparato repressivo dello Stato la scusa per strozzare ulteriormente il diritto di manifestare facendo leva sui mal di pancia dei bottegai.

Non c’è nulla di cui rallegrarsi, neanche da parte di chi ritiene indispensabile vaccinarsi, anzi è ora che chi ha voce parli, che chi ha a cuore il diritto democratico a manifestare liberamente il proprio pensiero si pronunci e faccia sentire forte il proprio dissenso. Ne va della libertà democratica e delle libertà collettive, che sono quelle per cui vale sempre la pena scendere in piazza e alzare la voce.

*
Unione Sindacale di Base

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