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“UNIAMOCI TRENTINO” * PROGETTI MARVEL – PROTECTOR – PRECRISIS: « LE “RASSICURAZIONI” DEL SINDACO IANESELLI NON SONO SUFFICIENTI A FUGARE DUBBI E PREOCCUPAZIONI »

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19.26 - giovedì 11 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Relativamente alle “rassicurazioni” del sindaco Franco Ianeselli sugli annunciati progetti Marvel, Protector e Precrisis, dobbiamo purtroppo replicare che le sue parole non sono sufficienti a fugare i nostri dubbi e preoccupazioni.

Il dato che il sindaco “si è guardato bene dal comunicare” non è certo la nota prosecuzione del progetto Protector con Precrisis, ma il fatto che – come ammette lo stesso primo cittadino – questi abbiano compreso anche l’analisi di Twitter e Youtube , esercitando una forma di controllo sulle opinioni espresse dai cittadini. Di Facebook, poi, noi non abbiamo mai parlato, ma visto che lo ha fatto lui nella sua risposta, aggiungiamo che fatichiamo a vedere la differenza tra il controllo di un social o di un altro, sempre di controllo si tratta, è come se le Forze dell’Ordine fossero autorizzate ad intercettare h24 le nostre comunicazioni, senza un mandato della magistratura e senza che abbiamo commesso alcun reato. Lo invitiamo a rileggere 1984 di George Orwell, conoscendo la sua passione per la lettura.

Quanto alla georeferenziazione attraverso cellulari, è la stessa pagina ufficiale del progetto – che forse non ha consultato – che riferisce: “Microfoni e telecamere di alta qualità possono essere sparsi in aree della città per scopi di rilevamento eterogenei, acquisendo consapevolezza situazionale dall’ambiente circostante. L’aggiunta di audio per aumentare la videosorveglianza può migliorare la copertura di sicurezza oltre le visualizzazioni della telecamera per aiutare a rilevare e interpretare gli eventi nel momento in cui si verificano. Inoltre, seguendo un approccio di mobile crowd sensing, i dispositivi mobili smartphone, potenziati da applicazioni innovative, consentono ai cittadini di raccogliere flussi di dati audiovisivi e quindi monitorare un ampio spazio geografico della città a costo zero e senza coinvolgere raccoglitori di dati specializzati. I dispositivi mobili consentono di mettere in relazione e correlare flussi di sensori georeferenziati a dati fisici e sociali. Di conseguenza, i cittadini possono acquisire una maggiore conoscenza del loro paesaggio urbano e i gestori delle città possono ottenere una migliore conoscenza della loro città”
Una definizione piuttosto vaga e interpretabile, che ci fa supporre che anche questo tipo di analisi rientri nella sperimentazione.

A proposito di Protector, invece, anche sul sito del Comune è riportato che “il progetto ha l’obiettivo di intensificare la sicurezza dei luoghi di culto sviluppando un set di componenti tecnologiche avanzate in grado di analizzare fonti eterogenee di dati (telecamere di sorveglianza, siti web, social networks, etc.) e combinandoli attraverso il supporto di strumenti ICT basati su tecniche di intelligenza artificiale.”

Se il sindaco si sente rassicurato dal sapere che sono controllati tutti i suoi movimenti fisici, le navigazioni sul web, le opinioni espresse sui social network, deve sapere che questa sua sensazione non è affatto condivisa da buona parte dei suoi cittadini, ai quali non è stato chiesto se apprezzino questo tipo di controllo in cambio di qualche prebenda europea (come spesso accade, subordinata a cessioni di privacy o sovranità), e ai quali non è stata concessa la possibilità – prevista dal Garante della Privacy – di chiamarsi fuori dalla sperimentazione.

Riteniamo persino superfluo poi rispondere all’affermazione per cui “le telecamere non hanno scopo di far cassa ma di tutelare il centro storico e monumentale della città”, dal momento che ogni automobilista di Trento ha potuto sperimentare sulla sua pelle l’aumento delle contravvenzioni (anche di migliaia di euro per chi – ad esempio – ha dimenticato di rinnovare il permesso ZTL e si è trovato multato ogni volta che è entrato ed ogni volta che è uscito dal centro… Problema peraltro recentemente portato in aula dal consigliere Maschio e condiviso da molti residenti della ZTL) e la cronaca anche soltanto degli ultimi giorni ha dimostrato che tutte queste telecamere non hanno impedito né l’imbrattamento con vernice rossa della fontana del Nettuno, né il danneggiamento di diverse auto in sosta da parte di un giovane esagitato che si è messo a saltare sui parabrezza. Lo spaccio poi, è addirittura aumentato, come ha confermato il sig. questore solo pochi giorni fa.

In ogni caso, confidando nella buona fede del Sindaco, speriamo possa favorire una rapida risposta alla richiesta che presenteremo a breve di tutti gli atti relativi ai contratti di cui sopra, con eventuali delibere del Consiglio – che crediamo debba essere coinvolto di fronte ad iniziative analoghe – determine, contratti stipulati, normative a cui questi si richiamano, ricordandogli che è chiamato a rappresentare tutti i cittadini, anche quelli coi quali non concorda.

 

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Uniamoci Trentino Aps

 

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