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UIL TRENTINO * SETTORE TURISTICO: ALOTTI, « NO AL FONDO ALBERGHI “DISMESSI”, SÌ AL COINVOLGIMENTO DI “EUREGIO PLUS SGR” »

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13.33 - lunedì 26 dicembre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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La UIL: No al Fondo Alberghi “dismessi” – Sì al coinvolgimento di Euregio+ sgr in un Fondo di sostegno agli investimenti nel settore turistico. Walter Alotti, segretario della UIL del Trentino intende precisare che la contrarietà del Sindacato di via Matteotti all’ipotesi di istituzione del cosiddetto Fondo Salva Alberghi da parte della Provincia di Trento si riferisce al cosiddetto “Fondo relitti alberghi dismessi”, non certo all’istituendo Fondo Alberghi a cui la Pat avrebbe apportato 3,5 mln di euro e a cui partecipa Euregio Plus sgr, che già opera in questo campo in Alto Adige. Il sindacato è favorevole agli investimenti ed all’aiuto alle aziende anche alberghiere in attività che hanno problemi di passaggio generazionale delle proprietà, di innovazione e riposizionamento sui mercati turistici internazionali.

Quello che trova e troverà sempre la contrarietà della UIL è la prospettata attivazione di un Fondo pubblico per la riattivazione e riapertura, a spesa delle casse provinciali pubbliche, delle decine di “relitti alberghieri” dalla cessata attività turistica, da regalare a nuovi o vecchi imprenditori. Ricondurre cioè il rischio della spese alle casse pubbliche e i guadagni ai privati, un “ leitmotiv” che purtroppo stenta a non essere più suonato in Trentino.

La Uil fa per questi vecchi alberghi non più produttivi, un’altra proposta: che ne sia deliberata la riconversione a residence e/o appartamenti per abitazioni. A Jesolo questo è avvenuto, l’amministrazione comunale ha autorizzato il cambio di destinazione d’uso di ben 20 alberghi. Tale soluzione, applicata in Trentino, permetterebbe di rimettere sul mercato i “ruderi” alberghieri che diventerebbero attrattivi per investitori privati e soprattutto potrebbero andare in parte a soddisfare la domanda di casa delle giovani coppie che in certe località del Trentino, anche per il sostanziale blocco della politica abitativa pubblica sociale, faticano a trovare casa se non a prezzi proibitivi ai più.

E ribattiamo su un’altra opzione, che trova consenso anche fra gli albergatori: la ristrutturazione e trasformazione, con l’aiuto pubblico, di qualcuno di questi alberghi in zone turistiche con alta densità abitativa e turistica (Fassa, Fiemme Alto Garda), in “case albergo”, anche per creare le condizioni di attrazione al personale stagionale turistico, il cui flusso in quelle zone è rallentato anche per l’impossibilità di reperire alloggi e locazioni a costo accessibile proprio nei mesi turistici.

 

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Walter Alotti
Segretario Generale UIL Trentino

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