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UIL – TRENTINO * “LOCAZIONE”: ALOTTI, « PATTO FRA PROPRIETARI ED INQUILINI, BENE LA SPERIMENTAZIONE »

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15.11 - giovedì 15 giugno 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Bene la sperimentazione del patto fra proprietari ed inquilini di “LocAzione”. Ci si augura abbia miglior fortuna del “Fondo di Garanzia per gli affitti” voluto fortemente dal sindacato e naufragato 10 anni fa per poco interesse e impegno dell’assessorato provinciale nel suo avviamento e perfezionamento.

La UIL si augura che l’interessante iniziativa “LocaAzione” varata a Trento, ma che coinvolge diversi enti partner no profit, oltre che istituzionali (Comuni Trento e Rovereto, Comunità Vallagarina, Fondazione Cassa di Risparmio e Demarchi, ITAS e Cassa dio Trento), riesca a permettere l’attivazione di garanzie per i proprietari e ad assegnare alloggi agli inquilini fragili e meno, alla luce del minimo fondo economico a disposizione di soli 26.000 euro.
La necessità di un Fondo di garanzia per l’affitto sul mercato privato è ormai conclamata e potrebbe essere utile per cominciare ad aggredire quei 10.000 alloggi sfitti che neanche più le famiglie di lavoratori e lavoratrici in possesso di contratti di lavoro indeterminati, ma certo non “ricchi “, riescono ad affittare.
Nel settembre 2014 la Provincia autonoma, su proposta del consigliere provinciale Walter Viola approvata da tutta l’assemblea, istituì un Fondo di garanzia per gli affitti dei privati tramite Confidi e lo finanziò pure per il 2015 con un milione di euro.

L’operazione svanì nel giro di un anno soprattutto per l’incapacità della dirigenza provinciale di scrivere un regolamento adeguato e dalla mancanza di volontà dell’Assessorato di coinvolgere, cosa suggerita dal Sindacato, istituti assicurativi e fondazioni nella gestione finanziaria e tecnica di un siffatto istituto.
In questo caso pare che i presupposti regolamentari e partecipativi paiono esserci, visti i partner presentati. Quello che sembra mancare è una congrua base finanziaria, 26.000 euro sono veramente risibili. Certo vedremmo meglio impiegato in questa sperimentazione il recente finanziamento provinciale di incentivo all’affitto delle famiglie nelle zone spopolate, previsto per 1,5 mln di euro dall’Assessore Zanotelli le settimane scorse.
Rispetto alle altre leve utilizzabili per ridurre gli alloggi sfitti privati in Trentino, la UIL propone inoltre, guardando alla fiscalità locale (IMIS) sugli immobili, di introdurre una sovraimposta per i proprietari di immobili sfitti in zone ad alta densità abitativa, visto la poca efficacia dimostrata solo dagli sgravi IMIS a chi effettivamente li mette in locazione a canone concordato.

Ancora, non è più rinviabile la realizzazione e decollo di un nuovo piano di Housing Sociale da parte della Provincia Autonoma: lo strumento migliore per dare risposta soprattutto a quella fascia di popolazione grigia, troppo ricca per poter accedere all’edilizia sociale (Itea) o all’assegno di integrazione all’affitto e non in grado comunque di accedere ai mutui e all’acquisto dell’abitazione sul mercato privato, che la esclude addirittura dall’affitto privato.
La Uil insiste ancora per l’istituzione anche del “Fondo per la morosità incolpevole” ormai attivato in tantissimi comuni e territori italiani, visto anche il perdurare dell’infiammata inflazionistica che ha aumentato di quasi il 10% i canoni dell’affitto di casa.

 

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Walter Alotti
Segretario Generale- Uil del Trentino

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