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Intervista a Cesare Hoffer, Coordinatore provinciale Nursing up – Trento

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UIL TRENTINO * CASE RIPOSO – RETTE: ALOTTI E LUCHINI, “ ATTUTIRE L’IMPATTO SOCIALE GIÀ NEL 2024, TRAMITE FONDO SOCIALE REGIONALE (A PARTIRE DALL’INTRODUZIONE ISEE O ICEF) “

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15.15 - venerdì 9 febbraio 2024

Rette delle case di riposo: una proposta percorribile mutuata da altra realtà regionale (Emilia Romagna) in cui gli anziani sono costretti ad affrontare il “caro casa di riposo”.

Il 2024 si è aperto con notizie pesanti per gli ospiti delle RSA con un aumento medio delle rette di 1,54 euro al giorno per posto letto. La retta alberghiera è una delle due fonti di ricavo per le Case di riposo ed è in carico alle famiglie; l’altra parte è costituita dalle quote sanitarie che invece sono a carico della Provincia.

La Uil e la UIL pensionati del Trentino, oltre a rimarcare il peso degli aumenti messi in atto, sottolinea che il settore sanitario e assistenziale non può essere considerato in termini di produttività alla stregua di un’industria. Se si ha la pretesa di lavorare sempre al limite delle capacità, qualunque imprevisto può mandare in crisi il sistema e, in generale, peggiorare la qualità dei servizi resi ma anche la qualità di vita dei tanti professionisti che lavorano quotidianamente nelle Apsp.

La Uil pensionati trentina, rivolgendosi al mondo della politica ed all’Assessore Tonina in particolare, sottolinea poi come soluzioni migliorative per l’utenza si possano trovare, prendendo come esempio quanto fatto recentemente dalla giunta regionale dell’Emilia-Romagna. La retta regionale è stata lì graduata tramite l’applicazione dell’ISEE. Ciò avverrà a partire da gennaio 2025, grazie all’introduzione dell’ISEE applicato in maniera lineare a livello regionale.

In Emilia Romagna è stata quindi accolta la richiesta sindacale di attutire l’impatto sociale delle nuove rette già a partire dal 2024, con un intervento del Fondo sociale regionale, che in occasione del prossimo assestamento del bilancio verrà incrementato di 10milioni di euro, destinati ai Comuni per ridurre l’importo delle rette a carico degli utenti con condizioni economiche medio basse. Un simile intervento sul bilancio chiede anche la UIL, vista l’imminente variazione del documento contabile principe provinciale nelle prossime settimane o al più tardi in assestamento di bilancio nella prossima primavera.

Con la decisione di adottare per il futuro l’ISEE (o l’ICEF nella nostra realtà) applicato in maniera lineare per la definizione delle rette regionali, si farà in Emilia, e si farebbe in Trentino, un passo in avanti nel contrasto alle disuguaglianze territoriali nell’accesso ai diritti sociali universali. Lo sottolineano la Uil e la Uil pensionati trentine, invitando il governatore Fugatti e l’assessore Tonina ad avviare un confronto vero e di sostanza su questo tema.

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Segretari generali UIL e UIL Pensionati del Trentino
Walter Alotti​
Claudio Luchini

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