(Fonte: Gruppo consiliare Upt) – Ddl sul «dopo di noi» per dare sostegno ai disabili gravi che non possono più contare sull’aiuto dei genitori: protezione, cura, assistenza.
Il Gruppo consiliare provinciale dell’«Unione per il Trentino» ha presentato un disegno di Legge intitolato «Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare e connessa integrazione dell’art. 7 della Legge provinciale sull’handicap 2003».
Primo firmatario il Cons. Pietro De Godenz; ddl condiviso con i colleghi Gianpiero Passamani (Capogruppo) e Mario Tonina. Il ddl consta di 11 articoli.
Lo spunto è la nuova legge nazionale varata nel 2016 (la 112 del 22 giugno 2016). «Di solito è il Trentino ad anticipare il resto del Paese in campo legislativo» ha spiegato in conferenza stampa il Consigliere De Godenz. Che ha aggiunto: «Questa volta arriviamo dopo, ma per integrare e migliorare la normativa nazionale, adattandola alla nostra realtà.
Un forte stimolo è arrivato dall’ultima assemblea dell’Anffas. Sul tema del ‘dopo di noi’ c’è l’impegno del collega consigliere Walter Viola, che ha presentato un ddl. Nei giorni scorsi del tema si è interessato anche il consigliere Detomas con la presentazione di un’interrogazione a risposta immediata in Consiglio provinciale».
«Faccio parte di diverse associazioni – ha dichiarato il Capogruppo Gianpiero Passamani – e conosco personalmente genitori che, invecchiando, manifestano forte preoccupazione per il futuro dei propri figli disabili. L’ente pubblico, a livello nazionale, fino a poco tempo fa sembrava ignorare che la disabilità grave continua anche dopo il diciottesimo anno d’età».
Il ddl dell’Upt prevede interventi aggiuntivi e non sostitutivi a quanto previsto dalla Legge provinciale n. 8 del 2003. «Obiettivo del nostro disegno di legge – ha spiegato ancora De Godenz – è favorire il maggior livello possibile di autonomie delle persone con disabilità grave, offrendo strumenti finanziari e logistici per la loro permanenza in abitazioni private, indipendenza economica, inclusione sociale e inserimento in politiche attive del lavoro e tirocini destinati a persone in situazione di disagio psico-fisico».
La possibile platea di beneficiari ammonta a qualche migliaio di persone in Trentino. Si tratta di soggetti privi del sostegno di entrambi i genitori e in situazione di disabilità grave.
Il ddl prevede interventi mirati, piani individualizzati, programmi personalizzati, con l’obiettivo principale di mantenere nel proprio domicilio la persona con disabilità, attraverso progetti sperimentali di residenzialità, co-housing, soggiorni temporanei al di fuori del contesto familiare.
Dal punto di vista finanziario, il disegno di legge prevede l’istituzione di fondi personalizzati di accumulo (a cura di familiari, enti, cittadini privati, associazioni), la stipula di polizze assicurative, il riutilizzo di patrimoni immobiliari resi disponibili dai familiari delle persone con disabilità e da reti associative.
«Una giusta attenzione a questi temi – ha sottolineato il Consigliere Mario Tonina – porta a interpretare al meglio il valore della nostra autonomia. I territori si sono già mossi su questo tema, dimostrando molta sensibilità. Cito, ad esempio, i piani sociali della Comunità delle Giudicarie».
«Auspichiamo – ha concluso De Godenz – una sensibilità trasversale su questo tema, e di poter approvare la legge in aula entro la fine di questa legislatura».
In allegato i documenti contenuti nel comunicato stampa:
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Foto: da comunicato stampa
