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SMI TRENTINO * ALLUNGAMENTO LISTE ATTESA: PAOLI, « LA CAUSA? AUMENTO DOMANDE INVIATE TRAMITE MAIL E WHATSAPP, POI RIMANDATE AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE »

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12.08 - sabato 24 febbraio 2024

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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In riferimento alle dichiarazioni di ieri a mezzo stampa oggi, dell’Assessore Tonina e del DG Ferro, Smi Trentino segnala che l’attuale situazione dell’allungamento delle liste d’attesa è dovuto ad un aumento della domanda di prestazioni ambulatoriali e specialistiche, pubbliche e private, ordinate per internet, mail e whatsapp, e rigettate sui medici di medicina generale che dovrebbero fare i “manovali” di chi non ha tempo a sufficienza per prendersi in carico direttamente i pazienti.

Tutto ciò a fronte di carenze dell’interfaccia tra cure primarie e cure specialistiche e scarsa integrazione tra setting di cura. Siamo in dirittura di arrivo comunque con APSS per i PDTA e le Reti professionali locali.

Alcune inefficienze, sembra di leggere, vengono attribuite alla scarsa coordinazione tra decisioni cliniche di professionisti diversi. Ricordiamo però che per le visite di controllo dovrebbero essere gli stessi specialisti a prendersi in carico immediatamente i nostri pazienti per le successive analisi, visite ed eventuali terapie dei primi trenta giorni.

Il contrario significa generare rindondanze organizzative – con passaggi non funzionali dai medici di famiglia e per i cittadini la sensazione di essere dei pacchi postali ambulanti – e distorsioni nelle rilevazioni dei dati sui tempi d’attesa.Per non parlare degli specialisti privati che assecondano il paziente pagante, rigettando sul medico di base una moltitudine di prescrizioni per ulteriori esami e visite a volte inutili o non codificate dal nostro nomenclatore.

Smi ha chiesto ad Apss il numero di prescrizioni annue dei Mmg e quelle effettivamente erogate dall’ente pubblico, visto che in Veneto risulterebbero il 50% di quanto poi effettuato in privato.

 

Gli assi di sviluppo richiesti da Smi ad Apss e Provincia sono i seguenti:

In front office: segmentazione e separazione dei flussi, delocalizzazione delle attività (case di comunità, ospedali e ambulatori sui territori in prossimità dei pazienti, fuori dagli ospedali);

in back office: innovazione nei meccanismi di prevenzione e controllo della domanda inappropriata (teleconsulti MMG-Specialisti, check, rao con variazione delle lettere attuali);

potenziamento delle piattaforme informatiche (integrazione delle piattaforme, visibilità delle agende anche negli studi dei MMG);

innovazione nei servizi di monitoraggio (cruscotti inseriti gratuitamente nei server dei MMG);

rafforzamento della governance (incontri sistematici e condivisione di dati tra Regione-Azienda sanitaria-MMG-CUP). Come in Umbria con gli smartCUP o a Bolzano con la chat-bot.

In riferimento alla telemedicina, di cui sono in atto i progetti tra la medicina generale, le specialistiche ospedaliere e APSS, al fine di sgravare le liste d’attesa, in attesa della implementazione della Piattaforma nazionale, e secondo quanto previsto dal Piano nazionale per la riduzione delle liste d’attesa e conseguente Fondo specifico, si tratta di capire se si riducono effettivamente i tempi prestazionali e come vengono riallocate le responsabilità tra gli operatori coinvolti nei percorsi di cura.

La domanda inappropriata, con il teleconsulto, secondo noi, sta funzionando in positivo. Vanno piuttosto inseriti check autorizzati di coerenza prescrittiva direttamente all’interno degli stessi processi di erogazione. Il tutto poi va raccordato non tanto con l’immissione in ruolo di nuovo personale medico e sanitario, data la minor capacità produttiva, ma con figure e strutture organizzative c.d.”amministrative” o ingegneristiche sanitarie che stanno scarseggiando nel sistema trentino, per la gestione operativa, e i CIO (chief innovation officers). Investendo anche su pacchetti di prestazioni giornaliere e PDTA concordate nelle RPL (reti professionali locali).

Per finire Smi sottolinea che un aspetto non sembrerebbe ancora stato indagato, e comunque non è stato dichiarato nella intervista di ieri, e lo si potrà fare meglio dopo il G7 che si terrà a Trento il 15 marzo p.v.: il ruolo dell’Intelligenza artificiale nella gestione delle liste e riduzione dei tempi di attesa. Con piattaforme sempre più proattive e automatizzate come per esempio i Cup che chiamano in automatico i pazienti dopo la prescrizione del medico di medicina generale.

 

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Dr. Nicola Paoli
Segretario SMI Trentino

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